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Perché il mondo e il demonio odiano gli uomini, e cosa può fare la Chiesa al riguardo

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PD

padre Robert McTeigue, SJ - pubblicato il 24/01/18

È chiaro: se gli uomini falliscono ci rimettono tutti

È il momento per un quiz! Quale gruppo ha più probabilità di essere disoccupato, subìre violenza, essere ferito al lavoro, diventare senzatetto, essere ucciso, dipendere da alcool e droghe, morire di cancro o commettere suicidio?

(CONSIGLIO: La risposta potrebbe sembrare controintuitiva)

RISPOSTA: Gli uomini.

Ricordate che Satana odia Dio, e quindi odia il creato, l’amore e l’umanità. La pietra angolare dell’amore e dell’umanità è la famiglia, derivante dall’unione sponsale tra un uomo e una donna. Dio ci ha creati maschio e femmina, l’uno per l’altro, per la famiglia, per il Cielo. Satana, quindi, cerca ovviamente di minare e di distruggere ciò che Dio vuole per noi.

Nel nostro mondo caduto, l’umanità a cui sono stati offerti la redenzione e il Cielo ha bisogno di uomini che siano mariti, padri, sacerdoti, curatori e guerrieri. Dovrebbe forse sorprenderci che in questa fase oscura della guerra tra il bene e il male le forze naturali e soprannaturali siano schierate contro l’essenzialità degli uomini e della mascolinità? Una retorica più estrema definisce gli uomini “usa e getta”, ma ci sono modi sottili per convogliare questa idea.

Ad esempio, nel 2012 l’Amministrazione Obama ha presentato 

, un video che mostrava la cura dalla culla alla tomba fornita al personaggio fittizio Julia dal Governo federale, senza alcun riferimento a padre, famiglia o marito. Wags ha chiesto: “Se lo zio Sam è il tuo paparino, perché dovresti aver bisogno di un uomo?” Nessun uomo protegge Julia o è per lei un padre o un marito, perché il Governo federale fa fronte a tutte le sue necessità. I maschi contemporanei di Julia potrebbero sprofondare nella noia, nel divertimento o nelle dipendenze.

Non restano altro, allora, che uomini disperati, donne infelici, bambini abbandonati e una civiltà malata e morente. Gli uomini giungono a una conclusione tragica: “Perché pagare il prezzo di essere un uomo eroico se gli uomini non sono i benvenuti?” E allora smettono di perseguire gli insegnamenti della Chiesa e la famiglia.

Ma il mondo ha imparato la lezione? Le prove dimostrano che non è così. Guardate l’aumento dei corsi universitari sulla “mascolinità tossica”. Gli uomini si stanno facendo indietro e stanno morendo perché viene detto loro che non sono ben accetti e sono superflui. Donne e bambini soffrono per l’assenza degli uomini di cui hanno invece bisogno. Cosa dobbiamo fare?

Fortunatamente al mondo e nella Chiesa ci sono persone che insistono sulla bontà e sulla necessità degli uomini e della mascolinità. Autori come padre Larry Richards, Harold Burke-Sivers e David Cavillo stanno scrivendo libri sulla mascolinità cattolica. L’ultimo articolo di padre George Rutler è un’ispirazione per gli uomini che sentono la chiamata ad essere eroi. Tutto questo lavoro dev’essere accompagnato da una nuova dichiarazione per i nostri tempi relativa alla mascolinità e alla paternità di San Giuseppe.

È chiaro: se gli uomini falliscono ci rimettono tutti. Gli uomini stanno fallendo perché le forze naturali e soprannaturali schierate contro di loro stanno prevalendo, e le migliori benedizioni e la saggezza della natura e della grazia non vengono offerte loro proprio quando ne hanno più bisogno.

Rispondiamo conoscendo e dicendo la verità sulla crisi degli uomini nel mondo e nella Chiesa. Rispondiamo con chiarezza e carità quando sentiamo parlare dei miti della “mascolinità tossica” o del “privilegio maschile”. Ripensiamo a come stiamo allevando i nostri ragazzi, perché possano diventare gli uomini santi che devono essere e che le nostre donne e i nostri bambini meritano e di cui hanno bisogno.

Nelle nostre parrocchie e diocesi dobbiamo promuovere la saggezza cattolica e la fratellanza maschile. Il movimento Faith & Ale potrebbe essere un buon inizio. Incontri settimanali per pregare sulle letture domenicali, come in Gospel Forum, possono essere un vivaio di fede e amicizia per gli uomini cattolici. La vita e le anime saranno perdute e la gloria di Dio diminuita se non agiamo e liberiamo gli uomini e non li chiamiamo alle vette che Dio ha in mente per loro. A poche settimane dall’inizio della Quaresima, potremmo considerare l’impegno a intercedere fortemente per gli uomini come nostro sacrificio quaresimale. Dobbiamo agire finché siamo ancora in tempo.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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