L’apertura degli Stati Generali della Bioetica, lo scorso giovedì 18 gennaio, segna l’avvio del processo di revisione delle leggi bioetiche, che Oltralpe ha luogo ogni sette anni. Ecco cosa si sa del calendario.
La bioetica è affare che riguarda tutti: esperti, medici, associazioni ma anche (e soprattutto) l’insieme dei cittadini. Come prevede la legislazione francese, la vigente legge sulla bioetica (del 2011) doveva essere oggetto di un nuovo esame d’insieme da parte del Parlamento, entro un tempo massimo di sette anni dalla sua entrata in vigore – insomma entro il 2018. A monte di ogni progetto di riforma «sui problemi etici e sulle questioni sociali sollevate dal progresso della conoscenza nei domini della biologia, della medicina e della salute», la legge prevede che si tenga un dibattito pubblico.
Avvio degli Stati Generali della Bioetica il 18 gennaio
Gli Stati Generali della Bioetica sono dunque ufficialmente partiti giovedì 18 gennaio. Concretamente, sono previsti dei dibattiti pubblici per tutto il corso del primo semestre in tutte le regione di Francia. Tali dibattiti sono previsti dagli spazi etici regionali, i quali dipendono dalle Agenzie Regionali della Salute (ARS). Si tratta della prima fase della preparazione della revisione della legge sulla bioetica. L’obiettivo – teorico – è di permettere a tutti di dibattere largamente sugli orizzonti bioetici. Verrà anche creato un sito internet per raccogliere i pareri della gente.
Qui di seguito, le prime date per partecipare agli incontri:
18/01/2018 Dibattito “Società, PMA, genitorialità” CHU Limoges
20/01/2018 Dibattito “La ricerca sull’embrione” Pays de la Loire
20/01/2018 La ricerca sull’embrione Nantes
24/01/2018 Dibattito sulla GPA Occitanie
30/01/2018 La PMA per tutti/e? Angers
30/01/2018 Quale umano per domani? Strasbourg
03/02/2018 Dibattito “fertilità, progresso, tecniche, etica e società” Côte d’Azur
21/02/2018 La PMA per tutti/e? Nantes
Questionario online Rhône-Alpes
Questionario online Pays de la Loire
Il filtro del CCNE
In primavera – resta da precisare il calendario – i rapporti regionali saranno rimessi al Comitato Consultivo Nazionale di Etica (CCNE), che ne assicurerà la sintesi prima di presentare il proprio rapporto all’Ufficio parlamentare di valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche (OPECST). Composto da 18 deputati e 18 senatori, l’OPESCT ha per missione quella «di informare il Parlamento delle conseguenze delle scelte di carattere scientifico e tecnologico, in particolare al fine di illuminare le sue decisioni». Esso è oggi presieduto da Gérard Longuet, senatore repubblicano. Cédric Villani, deputato della Repubblica per En Marche, premiato con la medaglia Fields nel 2010, ne è il primo vice-presidente.
Ai contributi di scienziati, filosofi e semplici cittadini si aggiungeranno i rapporti di valutazione della legge precedente dell’OPECST e dell’Agenzia di BioMedicina (ABM), così come pure il il rapporto del Consiglio di Stato, rivisto – come per le versioni precedenti – dal Primo ministro. Il Consiglio di Stato procederà, a sua volta, a delle consultazioni.
Potranno infine aggiungersi a questo insieme degli elementi estratti dalle comparazioni internazionali e da riflessioni condotte da istanze etiche europee e internazionali (Consiglio d’Europa, Gruppo Europeo di Etica…),
precisa una circolare del ministero della Salute. Infine saranno condotte delle audizioni, da parte del CCNE, per raccogliere i pareri delle “parti coinvolte in causa”. Quanto a questo, il programma è ancora molto vago.
Un coordinamento interministeriale… per un’adozione della legge entro il 1o semestre 2019
I lavori di elaborazione del progetto di legge, che necessitano un coordinamento interministeriale, cominceranno parallelamente agli Stati Generali della Bioetica.
Si appoggeranno via via all’insieme dei contributi per meglio preparare l’integrazione degli apporti degli Stati Generali al progetto di legge,
riporta ancora la circolare. L’obiettivo è la finalizzazione di un progetto di legge nell’estate del 2018, perché questo sia depositato in Parlamento in autunno e la legge possa essere adottata entro il primo semestre 2019.
Al di là della gestazione per altri (GPA), della procreazione medicalmente assistita (PMA) e dell’eutanasia, gli Stati Generali permetteranno di affrontare numerosi temi come la ricerca genetica sulle cellule staminali, la condivisione dei dati riguardanti la salute, l’intelligenza artificiale, la robotizzazione o ancora i big data.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]