Ricordo che ai tempi dell’università durante le sessioni d’esame mi scocciava molto non poter leggere romanzi o libri di poesia per restare concentrata sugli studi. Mi infastidiva non poter leggere per semplice piacere, per diletto. Soprattutto la sera ero sempre tentata di abbandonare il manualone per rilassarmi e godermi qualche pagina in libertà, ma poi il timore di trascurare i testi accademici (e l’avvicinarsi della data dell’esame) mi faceva optare per un ripasso, il santo ripasso. Perché puoi non ripetere a voce alta, puoi non sottolineare, non fare schemi o riassunti, ma ripassare devi! Quello sì, è vitale! Conclusa la sessione di giugno e luglio riscoprivo finalmente il vero piacere della lettura, quella senza pensieri, quella ininterrotta, quasi dal mal di testa, o quella sbocconcellata da una stanza all’altra, senza pretese.
Adoravo i corsi monografici di letteratura perché il prof. in quel caso ci faceva leggere l’intera opera di uno scrittore e così potavamo conoscerlo davvero, farci amicizia, superare la fase del “colpo di fulmine” o del “non sei il mio tipo” ed entrare in quella più lunga e paziente dello “stare insieme”. E poi confrontarsi con i colleghi in biblioteca o al bar e sapere quale avevano preferito e perché, scontarsi a volte, intendersi altre.
Mi veniva in mente tutto questo oggi mentre mettevo insieme cose belle (spero!) da consigliarvi questa settimana.
Ho scelto libri molto diversi tra loro, perché diverse sono le esigenze, i momenti, i desideri. Li trovate nella galleria, chissà quale sarà il vostro preferito! 🙂
