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La devozione più toccante del Venezuela mobilita 3 milioni di persone

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Juan Barreto / AFP

Macky Arenas - pubblicato il 17/01/18

La fede nella Divina Pastora torna in strada riunendo in preghiera i venezuelani

Il 14 gennaio è la festa della Vergine Divina Pastora, una devozione che ha portato in strada milioni di persone giunte da tutto il Venezuela e dall’estero. Impressionante la processione che ha portato la sacra immagine e ha riempito i viali della città di Barquisimeto. Non a caso è considerata la mobilitazione più affollata di un Venezuela estremamente mariano, e uno degli atti di fede principali di tutta l’America.

Quest’anno le preghiere e le richieste alla Vergine hanno superato quelle delle celebrazioni precedenti, vista la congiuntura che vive il Paese.

E non è una conclusione azzardata, conoscendo l’intenzione della Chiesa cattolica di restituire all’incontro mariano il suo carattere spirituale. È stato forse per questo che è stata messa in giro una voce che voleva sollevare una polemica attraverso le reti sociali.

Alcune pubblicazioni interessate hanno lasciato correre la voce che la Divina Pastora – che i devoti si sforzano ogni anno di vestire riunendo con i propri averi le risorse necessarie per confezionarne gli abiti – sarebbe stata vestita dalla stilista venezuelana di fama internazionale e residente negli Stati Uniti Carolina Herrera. Sono subito iniziate le proteste basate sulla falsa informazione e gli appeli ai vescovi per impedire questo “atto di frivolezza” nella situazione di indigenza che vivono i venezuelani.

Il parroco della chiesa che ospita la bella immagine non ha tardato a smentire le dicerie. L’arcidiocesi ha spiegato che il progetto dell’abito bianco della Vergine è opera dei membri della Zona Pastorale Spirito Santo e della Società Divina Pastora, che si incaricavano anche della pettinatura della venerata immagine.

“Non siamo a favore dei protagonismi, dobbiamo imparare da Maria la sua umiltà. L’abito e l’acconciatura non rendono più bella la Divina Pastora”, ha precisato una nota di padre Jesús Ramírez, responsabile dei media dell’arcidiocesi.

Si è fatta sentire da New York anche la Herrera: “Per me sarebbe un onore vestire la Divina Pastora, ma non è vero quello che si è detto”. Fine della bugia.

Ciò che è certo è che la Vergine ha percorso le vie della città vestita dai fedeli e circondata dal calore del suo popolo. Fin dall’alba la zona intorno al tempio era gremita. La Vergine si è fatta strada portata sulle spalle dai fedeli in mezzo a una folla che pregava in silenzio.

L’origine di questa devozione è caratterizzata dalla confusione. Il miracolo di fede che oggi circonda la Pastora delle Anime parte da un sogno del 1703 di frate Isidoro a Siviglia (Spagna). Nelle immagini che ha visto spiccava quella di una vergine vestita di bianco e blu circondata da pecore.

Con l’arrivo dei Cappuccini nella Capitania Generale del Venezuela è iniziata la nuova storia. La tradizione racconta che verso il 1740, per una confusione, vennero scambiate le casse che contenevano le immagini dell’Immacolata Concezione e della Divina Pastora, affidate allo sculture nello stesso documento.

Cercando di correggere l’equivoco, la cassa che arrivò a Santa Rosa divenne così pesante che gli indios incaricati del compito non riuscirono a trasportarla.

L’accaduto fu considerato un miracolo e un segno del fatto che la Divina Pastora voleva rimanere patrona di Santa Rosa.

Il luogo di maggior pellegrinaggio del mondo è Roma, il Vaticano. Il secondo è il santuario della Madonna di Guadalupe, però dopo Guadalupe, almeno in America, il pellegrinaggio più grande è quello della Divina Pastora. Ogni anno il numero di pellegrini aumenta, e sono già stati superati i 3 milioni.

Come segnala opportunamente il giornalista cattolico Luis Alberto Machado Sanz, “qualunque sia la devozione o l’invocazione personale che si pratica in relazione alla Vergine Maria, sia essa la ‘Divina Pastora’ o qualsiasi altra come vedremo in seguito, tutto porta all’unica Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, visto che Gesù sulla croce ce l’ha data come Madre”.

La Divina Pastora ha ricevuto grandi ovazioni, ma anche la supplica dei venezuelani perché possano uscire dalla crisi tremenda che stanno vivendo.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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