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Come Sant’Antonio Abate sconfisse il demonio

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Philip Kosloski - pubblicato il 17/01/18

Viveva in solitudine nel deserto ma non era solo

Sant’Antonio Abate (a volte chiamato anche Sant’Antonio d’Egitto o Sant’Antonio il Grande) venne ispirato dai Vangeli a vendere tutto ciò che possedeva e a condurre una vita di solitudine nel deserto egiziano. Scelse un tranquillo eremo lontano dal mondo, ma non riuscì a fuggire completamente dal suo nemico più insistente.

Il diavolo, sapendo che Antonio era un uomo molto santo e vicino a Dio, fece di tutto per osteggiarlo. Se non riusciva ad allontanarlo da Dio attraverso le ricchezze mondane cercava di attaccarlo sia fisicamente che spiritualmente. Sant’Atanasio ricorda vari di questi episodi nella sua Vita di Sant’Antonio.

Dopo aver fallito nel tentarlo con la lusinga della ricchezza, il diavolo assalì il giovane “turbandolo di notte, molestandolo di giorno al punto che quelli che lo vedevano si accorgevano della lotta che si combatteva tra i due”. Dopo ogni tentazione, tuttavia, Antonio “dava forza al suo corpo mediante la fede e i digiuni”.

Frustrato, il diavolo cercò di affrontare Antonio assumendo le sembianze di un ragazzo e conversando con lui. Antonio replicò: “Grande disprezzo ti meriti; sei nero nell’animo e debole come un ragazzo. Non ho più motivo di preoccuparmi per te. Il Signore è il mio aiuto e io disprezzerò i miei nemici”.

Per un po’ il diavolo lo lasciò in pace, ma poi tornò a metterlo alla prova, questa volta con una moltitudine di demoni. Il diavolo colpiva Antonio fisicamente, sperando che per paura tornasse al suo stile di vita precedente, ma lui rimaneva saldo nella fede e disse al diavolo: “Eccomi qui, sono Antonio; non fuggo ai vostri colpi. Anche se me ne darete di più, niente mi separerà dall’amore di Cristo… Anche se un’armata si accamperà contro di me il mio cuore non avrà timore”.

Dopo ogni incontro Antonio era rafforzato nella sua fede, e Dio andava in suo aiuto. Quando insegnava ai suoi tanti discepoli, Antonio diceva loro come sconfiggere i demoni: “Segnatevi con il segno di croce e partite fiduciosi. Lasciate che costoro si prendano gioco di se stessi”; “Non dobbiamo temere le loro insidie; le preghiere, i digiuni, la fede nel Signore li fanno subito cadere”.

Qualsiasi tentazione possiamo affrontare, Antonio ci insegna che la fede, la preghiera, il digiuno e il segno della croce bastano a sconfiggere il Maligno. Il diavolo può sembrare potente, ma i santi provano che non lo è, e che non è una minaccia per chi ripone la propria fiducia in Dio.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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