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5 detti dei Padri del Deserto che ci sfidano ad essere cristiani migliori

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Philip Kosloski - pubblicato il 15/01/18
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Le loro parole offrono innumerevoli piccole lezioni estremamente profonde e impegnativeI Padri del Deserto erano pilastri spirituali del mondo antico, e i loro detti sono stati compilati per la prima volta in un volume intitolato Detti dei Padri nel V secolo. I Detti offrono innumerevoli piccole lezioni estremamente profonde e impegnative.

Ecco una breve selezione di cinque detti dei Padri del Deserto che ci sfidano ad essere cristiani migliori:

Pensando alla profondità dei giudizi di Dio, Abba Antonio chiese: “Signore, com’è possibile che alcuni muoiano da giovani mentre altri arrivano a un’età molto avanzata? Perché c’è chi è povero e chi è ricco? Perché gli uomini malvagi prosperano e i giusti sono in situazione di bisogno?” Sentì una voce rispondergli: “Antonio, concentra la tua attenzione su te stesso, queste cose avvengono in base al giudizio di Dio, e non ti serve a niente sapere qualcosa al riguardo”.

Qualcuno chiese ad Abba Antonio: “Cosa bisogna fare per essere graditi a Dio?” L’anziano replicò: “Fai attenzione a ciò che ti dico: chiunque tu possa essere, tieni sempre Dio davanti ai tuoi occhi; qualunque cosa tu faccia, falla in base alla testimonianza delle Sacre Scritture; ovunque tu viva, non andartene facilmente. Attieniti a questi tre precetti e sarai salvo”.

Abba Pambo chiese ad Abba Antonio: “Cosa dovrei fare?”. L’anziano gli rispose: “Non confidare nella tua giustizia e non preoccuparti del passato, ma controlla la tua lingua e il tuo stomaco”.

Abba Agatone ha detto: “Se non segue i comandamenti di Dio, un uomo non può compiere progressi, neanche in una singola virtù”.

Abba Copres ha detto: “Beato chi affronta l’afflizione con riconoscenza”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]