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Il tuo è innamoramento o amore?

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Eugenio Marongiu / Shutterstock

Dolors Massot - pubblicato il 13/01/18

Come capire se la vostra relazione è una cosa passeggera o una storia duratura

Un rapporto amoroso fa cambiare tutto nella vita di una persona, ma come sapere se ci troviamo di fronte a un sentimento amoroso passeggero o siamo davvero entrati nell’amore profondo? Quante volte ho sentito dire “Questa volta è davvero amore autentico” per riferirsi a un amore immaturo, che non durerà una stagione!

L’innamoramento

Nell’innamoramento predominano la dimensione biologica del rapporto tra l’uomo e la donna e quella affettiva. A prevalere è il “mi piace”, la connessione si produce per l’attrazione fisica del primo momento, a cui si somma il fatto di trovare nell’altro valori che apprezziamo.

Ci coinvolgiamo emotivamente, con parole, gesti e carezze.

Ci sono sensazioni fisiche, come la sudorazione, il tremore, i brividi, le “farfalle nello stomaco”, il balbettio, il ritmo cardiaco accelerato, le risatine isteriche, la mente vuota…

Il cervello secerne dopamina, una sostanza che produce la sensazione di benessere e piacere. Questa azione, però, ha un limite che gli esperti stabiliscono in tre anni.

Si idealizza la persona, non riscontrandone difetti, mentre le virtù prendono tutto lo spazio. Da parte dell’innamorato c’è anche un processo modificatore: costa più vedere i propri difetti, o quello che allontanerebbe dall’innamorato.

Carla Bruni dice in una canzone Sei la mia droga. Nel XV secolo, La Celestina parla di un Calisto follemente innamorato di Melibea (anche se non gli passa neanche per la testa di sposarla). Il servo, Sempronio, vedendolo pazzo di passione, gli chiede: “Tu non sei cristiano?”, al che Calisto risponde: “Io? Sono Melibeo, e adoro Melibea, credo a Melibea e amo Melibea”.

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La realtà si distorce. I progetti per il futuro sembrano facili da realizzare. Non si riscontrano impedimenti. Con l’amato o l’amata si perde la nozione del tempo.

Cantava Marvin Gaye:

Ascolta, tesoro,
Non c’è montagna tanto alta
Né valle tanto bassa
Né fiume così grande
Se hai bisogno, chiamami.
Non importa dove ti trovi,
Né la distanza,
Non preoccuparti,
Devi solo gridare il mio nome,
E sarò lì in un istante,
Non devi preoccuparti.

Si sogna il futuro. Si elaborano piacevoli progetti di viaggio, di vita in comune.
Non c’è critica o analisi sulla persona amata, le si trovano solo aspetti positivi, e se qualcuno parla di lei in un altro modo si tende a non farci caso.
L’immaginazione e la fantasia trasformano l’innamorato nel protagonista principale di qualsiasi sogno.
Si è capaci di qualsiasi cosa per risultare graditi all’amato. L’innamorato è capace di soddisfare qualsiasi capriccio se gli viene chiesto.

Perché ci sia amore…

Quando c’è solo innamoramento, quello che accade è che si desidera appropriarsi degli aspetti positivi dell’altro e possederlo fisicamente. Non è sbagliato, ma non basta perché si parli di amore.

Quando c’è amore, invece, entrano in gioco altre due dimensioni della relazione, capaci di trasformare quella biologica e quella affettiva. Sono le dimensioni personale e trascendente.

La dimensione personale dell’amore fa vedere l’altro in tutti i suoi aspetti – nei valori umani, spirituali, emotivi, economici, intellettuali…

Questa dimensione si presenta come a dire “Sono disposto anche ad aprire questa porta per sapere cosa c’è dietro”, disposto ad assumere il passato, ad accompagnare nei momenti negativi, quando la gioventù e la passione si spengono…

L’amore, nella sua dimensione personale della relazione, accetta l’impegno in modo radicale e desidera che duri nel tempo. Non gli basta un “Sembra che funzioni”, un “Attualmente”, un “Vedremo in seguito”.

C’è un desiderio di permanenza che trasmette sicurezza, pace e calma. Qualunque cosa accada, ci sarà unione, ed è questo che voglio. Si mette tutta la carne al fuoco.

Più della somma dei due

Anche la dimensione trascendente nella relazione è fondamentale, e non solo per le persone che praticano una religione. La trascendenza implica che questa relazione che si è istituita vada al di là di un “tu” ed “io” sommati, perché ha generato qualcosa di superiore e di diverso.

È orientare questa unione verso qualcosa che va al di là degli obiettivi comuni e che, se arriva il momento, è capace di dotare di significato il sacrificio o i limiti a favore di una meta superiore. Per amore dell’altro, si è anche capaci di sopportare dolore, tristezza, fame, malattia, di saper rinnegare se stessi, donare la vita se serve (a volte come atto eroico e altre nella vita quotidiana e col passare degli anni).

Nell’amore profondo, la dimensione biologica e quella affettiva sono importanti, ma nel proprio contesto e mai in modo egoistico. L’aspetto biologico non è quello fondamentale. L’aspetto fondamentale è l’altro. “Ti amo e amo il resto per te, non per me. Amo ciò che è positivo per te. E amo solo te perché ti dono il mio cuore completo, intero, senza crepe, in modo incondizionato”.

Con la dimensione trascendente, si chiama a testimone della fedeltà e dell’unione quello che riteniamo un bravo giudice, che ci valorizzerà con amore e ci aiuterà a rafforzare l’amore. È un assegno in bianco davanti a chi sappiamo che farà il possibile perché la nostra vita porti alla felicità.

Da questo punto di vista, chiamare Dio a testimone è per i credenti una conferma, un impegno e una pace nella speranza che Egli vuole che la relazione sia per sempre e riempia di gioia le aspirazioni della coppia. Si può dire che in una coppia di credenti si sia in tre: a Lui ci si rivolge per ottenere aiuto, e ci si dona completamente a Lui.

È una trascendenza che porta a vedere l’amore proiettato nell’infinito e nei valori referenziali che ciascuno si propone in questa vita, tra i quali l’aldilà. “Ti amo per sempre”, “Voglio la felicità eterna per entrambi”… Non solo solo frasi del testo di un bolero: esprimono che vogliamo il meglio per l’altro e siamo disposti a far parte del suo cammino per raggiungerlo.

Se si vede che non esiste una vera dimensione personale né trascendente si sta vivendo un innamoramento. Bisogna allora pensare che quel rapporto sia un assurdo? Assolutamente no. Conviene salire un gradino dopo l’altro per costruire una relazione solida. Anche la dimensione biologica e quella affettiva sono necessarie per un grande amore, e quindi bisognerà lavorare sugli altri due aspetti se si vuole che la storia duri.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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