Quarta sera
Questa sera l’angelo custode è triste. «Nel mondo si semina troppa cattiveria. Ecco quello che mi dispiace e mi fa piangere: vedere che gli uomini si fanno del male a vicenda». Allora per mettere pace l’angelo insegna la preghiera per chiedere perdono a Dio:
Pietà di me, o Signore,
secondo la tua misericordia;
non guardare ai miei peccati
e cancella tutte le mie colpe;
crea in me un cuore puro
e rinnova in me uno spirito
di fortezza e di santità.
«Non c’è peccato che non possa essere perdonato se si desidera una vita buona e sonni tranquilli»

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Quinta sera
I bambini dicono di avere paura all’angelo. Questa sono loro preoccupati e tristi perché la loro mamma è in ospedale. Allora l’angelo gli insegna una preghiera. «Quando uno ha paura, deve ricorrere a Maria, la Madre di Gesù»:
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
«Potete stare tranquilli che Maria, come una madre premurosa, continuerà a infondervi la forza e il coraggio per affrontare ogni cosa».
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Sesta sera
I bambini sono preoccupati per il male che c’è nel mondo e chiedono all’angelo, prima di addormentarsi come si può fare. «Il mondo lo aggiustano quelli che fanno il bene ogni giorno», dice l’angelo, che gli insegna quella che è conosciuta come la Preghiera di San Francesco:
O Signore, fa’ di me uno strumento della tua Pace:
Dove è odio, fa’ ch’io porti l’Amore.
Dove è offesa, ch’io porti il Perdono.
Dove è discordia, ch’io porti l’Unione.
Dove è dubbio, ch’io porti la Fede.
Dove è errore, ch’io porti la Verità.
Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza.
Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia.
Dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce.
Maestro, fa’ che io non cerchi tanto
di essere compreso, quanto di comprendere.
di essere amato, quanto di amare,
poiché è dando, che si riceve:
perdonando che si è perdonati;
morendo si risuscita a Vita Eterna.
«Ecco la via per aggiustare il mondo, a partire dal poco che potete fare voi».