Una mamma che non si rassegna al mistero dei calzini spaiati ma si stupisce nel contemplare quello di ogni suo figliodi Marcella Manghi
Buondì,
mi rivolgo alle madri che tra i buoni propositi di questi giorni hanno messo “Capire di più i miei figli”.
Otto gennaio, primo giro 2018 di lavatrice pesante. Nuovo anno, vecchio copione. Apro l’oblò, tiro fuori quindici calzini e resto lì a far memoria dell’ultima volta in cui ho pensato:
“Vi compro tutti uguali: neri, corti, taglia unica: d’ora in poi non mi fregate più, piccoli bastardi!”
D’accordo, i calzini li ho presi in negozi e momenti diversi ma giurerei fossero identici.
Poi niente, li tiro fuori tutti insieme dal buco nero del cestello e mi chiedo cosa diavolo succeda là dentro alle calze. Due gocce d’acqua, diventano improvvisamente una liscia, l’altra gassata; divengono etero, darwiniane, scissioniste. Diverse fra loro, e anche parecchio. Le ho accoppiate alla meno peggio e le ho distribuite nei tre cassetti dei figli.
E lì ha iniziato a frullarmi qualcosa. C’era il cassetto di quello bravissimo a scuola e più acido dello stomaco a capodanno, il cassetto di quello con la bocciatura certa in una tasca e delicate poesie nell’altra, il cassetto del mago dei fornelli che si dimentica il gas acceso almeno tre volte in un mese.
E mi chiedo come sia successo: in fondo ho cercato di essere sempre la stessa madre, giù a impartire le stesse regole, nella stessa casa, con lo stesso padre. Stesso seme, medesimo concime, da cui stan saltando fuori piante differenti; a sorpresa carnivore, ornamentali, da frutto.
Leggi anche:
Un metodo infallibile per ridurre a zero l’inquinamento acustico familiare
Forse non bisogna perder troppo tempo a macerarsi su modelli educativi più o meno perfetti, o di come gli si è fatto il lavaggio del cervello nei primi tre anni di vita. Mi rassegno al calzino diverso, e al fatto che ogni figlio è un mistero, anche se un mistero capace di combinarne una più del diavolo.
Per questo 2018 da genitore, spero solo di dover intervenire a rattoppare il meno possibile.
Ad aver trovato un numero dispari di calzini invece non mi sono ancora rassegnata.