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Make up: partiamo dalle basi, anzi dalla base!

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MY FAVOURITE THINGS - pubblicato il 10/01/18

Per avere un trucco bello e durevole ed evitare disastri bisogna innanzitutto sapere di che pasta siamo fatte

Se penso all’elemento che più di tutti è protagonista e pilastro di un make up di effetto, ma soprattutto duraturo non ho dubbi a riguardo: è la base.

Possiamo avere sfumature pazzesche sugli occhi, smokey da mille e una notte, glitter e colori mai visti, ma se la base è spenta, non uniforme o realizzata con i prodotti sbagliati, l’effetto globale del nostro trucco sarà disastroso. Cosa fare quindi per trovare quella giusta per noi? Quali accorgimenti usare?

Innanzi tutto bisogna fare una ricerca a monte. Bisogna capire di che pasta siamo fatte. Si, letteralmente. Conoscerci per agire al meglio e non sperperare poi tempo e denaro nell’acquisto di prodotti inutili o peggio controproducenti. E quindi davanti a uno specchio guardarci e chiederci: ma io che tipo di pelle ho?

Generalmente la nostra epidermide del volto si cataloga in quattro grandi categorie:

La pelle grassa

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La pelle grassa è un tipo di pelle molto comune e diffusa soprattutto tra gli adolescenti (ma non solo). Il cambiamento ormonale può stimolare eccessivamente la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee causando di fatto la presenza costante di un sottilissimo film che le dà un aspetto lucido in particolare nella zona a T della fronte e del mento. I pori sono spesso dilatati e molto evidenti.  Se non viene fatta un’accurata detersione, e non si cura l’alimentazione, si possono ostruire frequentemente con la comparsa di anestetici brufoletti e punti neri.

Il trucco più adatto di conseguenza dovrà tenere conto di questi elementi, e quindi sarà caratterizzato dalla presenza di prodotti dal finsh opaco, fondi con una media o elevata coprenza ma dalla texture abbastanza leggera (specie in caso di acne lieve), primer opacizzanti (da usare anche nei ritocchi), ciprie trasparenti, correttori asciutti per le imperfezioni ecc…. Gli illuminanti, soprattutto quelli in polvere e metallizzati, andranno usati con molta parsimonia se non addirittura evitati.

Gli alleati più grandi sono i detergenti e le creme che regolano la produzione del sebo. Nel corso della stagione estiva poi, la pelle grassa tende a lucidarsi ancora di più, per cui è possibile per questo periodo ricorrere a fondi in polvere o creme colorate leggerissime, lasciando stare i fondotinta liquidi.




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La pelle secca

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Al contrario di quella grassa, la pelle secca risulta opaca, a volte spenta, arida al tatto, e nei casi più severi si presenta con pellicine in rilievo che si staccano dalla superficie per l’eccessiva secchezza.

Importantissima è in questo caso la cura quotidiana fatta di creme idratanti dalla consistenza ricca, maschere settimanali (molto in voga e comodissime quelle in tessuto), che la nutrano in profondità per restituirle la sua naturale morbidezza, rendendola più uniforme e radiosa. Può aiutare in certi casi l’utilizzo di acque micellari o gelificate per la pulizia di tutti i giorni, sostituendo l’acqua del rubinetto che quando è  eccessivamente calcarea, contribuisce ad aumentare la secchezza e la fastidiosa sensazione di “pelle che tira”.

I trucchi per una buona base saranno soprattutto fondi idratanti, primer per correggere eventuali rossori dovuti a secchezza  di varia natura (pelle atopica, rosacea e dermatiti sono cause piuttosto frequenti che aumentano anche la reattività in questi tipi di pelle). La cipria dovrà essere dosata con molta cura, soprattutto durante la stagione invernale se non evitata del tutto in certe situazioni, così come i tonici che avendo spesso una componente leggermente alcolica, asciugano molto.

La pelle mista

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Questo tipo di pelle presenta entrambe le caratteristiche delle due precedenti. In genere la secchezza si distribuisce sulle zone laterali del viso (vicino alle orecchie, sulla fronte in corrispondenza dell’attaccatura dei capelli), mentre tende a lucidarsi lungo il naso, sul mento, e nella parte centrale della fronte.




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I prodotti più adatti vanno testati di volta in volta, perché si comportano in modo diverso su ciascuna di noi. Non dovranno asciugare troppo e nemmeno idratare eccessivamente. Molto utili possono essere le ciprie leggere o le salviettine assorbi-sebo da portare in borsetta per i piccoli ritocchi, i fondi dalla coprenza medio bassa, gli illuminanti in crema, i correttori liquidi. Ottimi per la pulizia i prodotti in latte,le acque micellari, le mousse detergenti.

La pelle normale

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Infine l’ultima categoria, quella che, per le fortunate che la possiedono, non necessita di particolari accorgimenti. Si presenta liscia, uniforme, senza discromie e imperfezioni, morbida e ben idratata.

Per mantenerla in queste condizioni è importante non trascurare mai l’uso di apposite basi idratanti, sieri o maschere settimanali che non le facciano perdere il tono e l’elasticità. I fondi più adatti sono quelli dalla consistenza ultra leggera per un finish molto naturale. Bene anche l’uso moderato di ciprie trasparenti, illuminanti in crema o in polvere.

Avete trovato quindi la vostra categoria di appartenenza? Cosa vi aiuta? In cosa avete difficoltà? Vedremo prossimamente in base al vostro tipo di pelle quali sono i prodotti più adatti da utilizzare, partendo dalla scelta del fondotinta. Stay tuned!

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