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Galantino: «Il tema dei migranti è stato ridotto a merce di campagna elettorale»

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 09/01/18
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Durissimo richiamo del segretario generale dei Vescovi italiani

«C’è preoccupazione perché il tema dei migranti è stato ridotto a merce elettorale». Il duro richiamo è di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.

«Viene meno il clima per ragionare con serenità», ha aggiunto il vescovo, rilevando che «tutto sta andando a finire nel tritacarne del tifo da stadio, del tifo curvaiolo. Finché ci sarà un profugo, un migrante, la Chiesa, il credente, non potranno darsi pace» (Agensir, 9 gennaio).

Galantino è intervenuto nel corso della conferenza stampa per presentare le iniziative della Chiesa italiana in vista della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che sarà celebrata domenica 14 gennaio.

“Non intendiamo sostituirci alla politica”

«La Chiesa e le sue realtà – ha detto – non intendono sostituirsi alla politica e alla responsabilità di chi governa. Ma il rispetto per l’autonomia della politica non può impedire alla Chiesa – ha aggiunto Galantino – di annunciare il Vangelo, anche quello dove si dice: “Ero forestiero e mi avete accolto”».

Certo, ha sottolineato, «sta a chi governa decidere strategie, livelli di interventi, modalità e politiche di accoglienza attraverso disposizioni legislative».


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“Il mio referente è il Papa”

Tuttavia il segretario generale della Cei ha detto di non sentirsi supplente della politica in materia di immigrazione, perché, ha spiegato, «il mio referente non è il politico di turno, ma il Vangelo e il Papa». Altrimenti, ha aggiunto, «dopo le batoste che ho preso da destra e da sinistra e anche da settori della Chiesa, mi chiederei “chi me lo fa fare?”».

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AP / Andrew Medichini
Papa Francesco abbraccia un migrante durante la sua udienza generale settimanale del mercoledì in Vaticano, 27 settembre 2017. Mercoledì il Pontefice ha lanciato una campagna biennale di attivismo e aumento della consapevolezza della piaga dei migranti per contrastare il sentimento anti-immigrazione che monta negli Stati Uniti e in Europa, ma non solo. (AP Photo/Andrew Medichini)

“Non è un attenzione dell’ultim’ora”

E a proposito di papa Francesco, citando le 16 note con rimandi all’insegnamento di altri pontefici, contenute nel suo Messaggio per la Giornata mondiale del Migrante, Galantino ha commentato: «È pretestuoso il tentativo di far passare l’attenzione di papa Francesco alla realtà della migrazione come un’attenzione dell’ultima ora, riconducibile esclusivamente e colpevolmente all’attuale Pontefice».

Questa è l’opera, conclude Galantino, di «quanti – sconfitti dalla vita o comunque destinati ad essere infelici cronici – stanno lì, tutto il giorno, a cercare la “prova” che ha bestemmiato, per stracciarsi la veste e pretendere il crucifige» (Avvenire, 9 gennaio).



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