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Funerale cattolico unico per i due ragazzi omosessuali: l’umanità viene prima dell’identità sessuale

ALEX FERRARI LUCA BARTOLASO
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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 05/01/18
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Don Roberto Castagnaro celebra i funerali di Alex e Luca, morti per una tragedia a Capodanno. “Per me non cambia nulla, sono due persone volate in cielo troppo presto”

Inizia a calare il giusto e rispettoso silenzio che questa coppia si merita dopo la tragedia che li ha, purtroppo, resi tristemente noti in tutta Italia.

Alex e Luca sono morti la notte di Capodanno per un errore banale, hanno lasciato acceso un braciere nelle loro stanza poco prima di coricarsi e il monossido di carbonio li ha uccisi.

Party con due amiche

I due ragazzi si trovavano in una villetta di montagna a Ferrara di Monte Baldo. Nella località in provincia di Verona stavano trascorrendo le vacanze natalizie assieme a due amiche, loro coetanee, una residente in provincia di Verona e l’altra di Mantova.

Una prima “censura”

Alex e Luca erano una coppia omosessuale, anche se molte testate giornalistiche hanno inizialmente censurato il loro rapporto come “amicizia”. Ma la loro tragedia è troppo grande e non ha nulla a che vedere con la loro identità sessuale. Il 5 gennaio è in programma questi due ragazzi un funerale cattolico unico.



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La scelta di Don Roberto

Don Roberto Castegnaro, il prete che celebra il funerale, ha chiara quale sia la priorità: «Vivremo la triste giornata come il saluto a due ragazzi giovani morti in montagna. Non ho conosciuto Luca e Alex, sono qui da poco e ho cinque parrocchie da gestire. Ho accettato di tenere la funzione e solo dopo ho saputo che si trattasse di una coppia omosessuale, ma per me non cambia nulla. Ripeto, è il dramma di due esistenze spezzate troppo presto e dovrò impegnarmi per diffondere il messaggio di fede in un momento così tragico» (La Repubblica, 4 gennaio).

“Rispetto”

Le sue parole sono chiare: «C’è rispetto per quella che è stata la loro relazione. La Chiesa condanna l’omosessualità esibita, io non ho conosciuto direttamente nessuno dei due, ma non mi sembra fosse questo il caso». Un grande gesto di umanità apprezzato da amici e parenti (Ultima Voce, 4 gennaio).



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“Qual è il problema?”

«Qual è il problema se sono gay? – si chiede don Mariano Lovato moderatore dell’unità pastorale di Arzignano centro, il paese di Alex, nel vicentino – Sono due giovani che sono morti e come cristiani hanno diritto a un funerale anche loro, come tutti i cristiani. L’hanno chiesto i genitori e noi rispettiamo la volontà delle famiglie. Poi essendo morti nello stesso incidente, è giusto sia così. Quando due persone muoiono nello stesso incidente molte volte capita di fare il funerale insieme. In più la chiesa di San Bortolo di Arzignano, quella della comunità di Alex, è decisamente troppo piccola» (Il Giornale, 4 gennaio).



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