La bambina, a rischio di vita durante la gravidanza, venne alla luce il 25 dicembre 2014. La commissione ha accertato l’inspiegabilità dell’evento. Canonizzazione nel 2018
Papa Paolo VI presto santo. La notizia è stata ufficializzata dalla Diocesi di Brescia.
La Congregazione per le Cause dei Santi ha fatto esaminare da una commissione apposita che lo ha ritenuto valido ai fini della canonizzazione il miracolo avvenuto “per intercessione“, relativo alla piccola Amanda: una bimba nata in condizioni drammatiche e al termine di una gravidanza durata solo 26 settimane invece delle solite 40, all’ospedale di Legnago il 25 dicembre 2014.
La madre della bambina, di origini veronesi, su consiglio di un’amica aveva pregato al Santuario delle Grazie di Brescia, luogo legato alla devozione di Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI (La Repubblica, 22 dicembre).
“E’ stato approvato”
Scrive il settimanale della diocesi di Brescia La Voce del Popolo (21 dicembre). «Il miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Battista Montini circa la guarigione di un feto, al quinto mese della gravidanza, nel 2014 è stato approvato. La mamma in attesa, della provincia di Verona, era a rischio di aborto per una patologia che avrebbe potuto compromettere la vita del piccino e della madre, e venne a pochi giorni dalla beatificazione di Montini (19 ottobre 2014 ndr) a Brescia, al Santuario delle Grazie, per pregare il Papa. Nascerà successivamente una bambina a tutt’oggi in buona salute».
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L’ultima speranza fu la preghiera
Nel racconto di Brescia Oggi (aprile 2016) i dettagli della vicenda della piccola miracolata:
La storia di Amanda incomincia nella primavera 2014. Poi le prime preoccupazioni, che via diventano pesi enormi da portare. Il rischio, dicono i medici, è che il feto non sopravviva e che possa causare danni irreparabili anche alla salute della mamma.
Qualcuno paventa l’interruzione anticipata della gravidanza come unico rimedio; nessun medico o è in grado di offrire alla mamma anche solo un barlume di speranza.
Una conoscente, invece, parla alla madre di Paolo VI, indicandolo come «il papa che guarisce i bimbi non ancora nati». Forte di quella «nuova speranza». La puerpera raggiunge Brescia e si reca a pregare davanti alla reliquia di Paolo VI custodita nel Santuario della Madonna delle Grazie. Torna a Verona con l’immagine di Paolo VI stretta al cuore e con una manciata supplementare di lacrime, ma anche più che mai convinta a non arrendersi.
Amanda venne al mondo a Natale e iniziò la sua avventura stupendo la scienza e regalando sorrisi e speranze ai genitori e ai tanti che avevano creduto nella sicura vittoria della vita. «Questa nascita non si spiega coi normali canoni della scienza», dissero allora i medici. Per tutti i semplici e devoti che avevano pregato e sperato, invece, Amanda era il «miracolo» del beato Paolo VI.
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La parola a vescovi e cardinali
Il parere favorevole delle consulte medica e teologica attorno a questo miracolo rappresenta un’ulteriore tappa verso la prossima canonizzazione del Papa del Concilio Vaticano II, vissuto tra il 1897 e il 1978.
Ora la guarigione inspiegabile sarà al vaglio della Sessione ordinaria dei cardinali e dei vescovi. I passaggi successivi saranno il via libero definitivo di papa Francesco e il Concistoro con l’annuncio ufficiale della canonizzazione e la definizione della data.
Giugno o durante il Sinodo?
Tra le ipotesi più accreditate vi sono per ora allo studio una domenica di giugno (a 50 anni dalla pubblicazione del Credo del Popolo di Dio da parte di Paolo VI) o con maggiore probabilità ad ottobre durante la celebrazione del Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani (3-28 ottobre) (Avvenire, 21 dicembre).
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Un miracolo simile per la beatificazione
Va ricordato che già il processo per la beatificazione di Paolo VI si era sbloccato dopo aver accertato l’intercessione del pontefice per la nascita straordinaria di un bambino, nel 2001, in California.