Io: “Diciamo la preghiera per tutti i bimbi soli, senza papà e mamma!”
Daniele(4 anni): “E senza nonni e fratelli e una casa!”
Elia (6 anni): “Intendi per quei bimbi che aspettano di essere adottati?”
Io: “Sì per quei bimbi lì!”
Elia: “Anche tu aspettavi un papà e una mamma! Ma scusa la tua mamma era bella? Era come te con la pelle come la tua e i capelli neri come i tuoi?”
Io: “Sì era come me”
Elia: “Allora era bellissima! Ed il tuo papà?”
Io: “Non lo so Elia ma di sicuro assomiglio anche a lui!”
Elia: “Mi spiace per la tua mamma che è andata in cielo quando sei nata! E poi perché il tuo papà non ti ha tenuta con lui?”
Io: “Non so Elia, credo perché i papà da soli senza mamme fanno fatica a prendersi cura di un bimbo piccolo piccolo!”
Elia: “Ma perché lo ha fatto, di lasciarti in ospedale? Lui è un papà!”
Io: “Elia non lo so bene perché, ma io dico grazie a lui per questo altrimenti tu, Danielino e Samuele non sareste con me oggi!”.
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A certi perché non si può rispondere. A certi altri sí, guardando ed abbracciando tre bimbi, che senza quello strappo passato, non sarebbero qui a ricucirmi il cuore con il loro amore, la loro tenerezza e semplicità. Scrivo per non dimenticarmi mai più questi momenti preziosi ed essenziali.