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Perdono a Natale: Magic Johnson e Isiah Thomas si riconciliano dopo 26 anni di odio

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Dolors Massot - pubblicato il 21/12/17

Che grandi uomini! Per la loro statura fisica, ma ancor più per quella morale

Una nuova e preziosa pagina è stata scritta nella storia dell’NBA. Due dei suoi grandi rappresentanti, Magic Johnson e Isiah Thomas, erano da 26 anni separati da odio, accuse, maldicenze e acrimonia. Ieri, di fronte alle telecamere di NBA TV, hanno sigillato la loro riconciliazione con un incontro, un abbraccio e perfino qualche lacrima.

Lo scontro tra Magic Johnson e Isiah Thomas è iniziato nel 1991, quando Magic Johnson ha reso noto di essere portatore del virus dell’Hiv. Questo ha generato timori nei confronti del basket, e Thomas ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui metteva in discussione la vita sessuale di Magic, il che ha provocato un enorme scandalo anche negli spogliatoi delle rispettive squadre.




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Vendetta e ambizione

Oltre al fatto che quelle frasi hanno alzato una barriera tra due star, Magic Johnson – come ha riconosciuto anni dopo – ha fatto sì che Isiah Thomas non venisse convocato ai Giochi Olimpici di Barcellona del 1992, ponendo il veto con l’approvazione di Larry Bird, capitano della squadra come Magic. La vendetta era servita. Isiah Thomas è stato escluso da quello che sarebbe stato chiamato Dream Team.

È stata una storia piena di ferite, inclusa quella che ha provocato Magic Johnson pubblicando il libro When the game was ours, in cui lanciava varie accuse contro il suo rivale.

Dio è buono perché ci ha riuniti

Dopo 26 anni, il nuovo incontro di ieri di fronte alle telecamere non poteva essere più emozionante. Magic Johnson si è rivolto a Isiah Thomas in questi termini:

“Lasciami dire che questo è stato un giorno incredibile. Mia moglie, mio padre e mia madre mi dicevano che dovevo riconciliarmi con te, e allora quando mi hanno chiamato non ho avuto dubbi e ho detto di sì. E quindi stare davanti a te e poter rivivere quei momenti di divertimento, eccellenza, duro lavoro, sognare in grande… Sei mio fratello, e quindi permettimi di chiederti perdono se ti ho fatto del male e per non aver potuto stare insieme. Dio è buono perché ci ha riuniti”.

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Le parole di Magic Johnson sono durate 58 secondi, dopo i quali i due giocatori si sono abbracciati tra le lacrime.

Il perdono ha potuto più della durezza dei cuori che in questi 26 anni non aveva fatto altro che separare questi grandi giocatori. Forse è la più bella storia di Natale che si possa raccontare nella storia recente del basket.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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