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È vero che tutti i favori vanno restituiti?

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Luz Ivonne Ream - pubblicato il 19/12/17

A volte si dice “Favor con favor si paga”, ma è proprio così?

Perché quando qualcuno ha qualche attenzione nei nostri confronti, ci fa un regalo, si offre di farci un favore – o ce lo fa senza che glielo abbiamo chiesto – o ci estende un invito nasce automaticamente la sensazione di avere un debito morale nei confronti di quella persona?

Quella sensazione interiore si deve a una regola – quella della reciprocità –, che quando viene praticata con amore e gratuità può generare legami solidi nei nostri rapporti umani.

Restituire il favore

È molto importante essere consapevoli del fatto che quando ci si presenta l’opportunità di restituire il favore – e a volte possiamo cercarla – non lo facciamo per ego o per superbia, né per voler fare bella figura con l’altra persona o per quello che dirà la gente, e neppure per liberarci dal famoso “debito morale”. Restituite il favore per amore, ovvero mossi dallo spirito che ci invita a tendere la mano per fare il bene. Servite l’altro come atto di sincera gratitudine.

Fare un favore

Si suppone che quando facciamo qualcosa per qualcun altro, come dargli un regalo o invitarlo, lo facciamo con l’idea e la salda convinzione di non aspettarci di ricevere nulla in cambio. Il vero amore è questo, quello che dà senza aspettarsi niente.

Diamo perché ci va di farlo, perché quello che stiamo dando è ciò di cui è pieno il nostro cuore: bontà, allegria, gioia e felicità, e desideriamo condividerlo con l’altra persona.

Il favore non si paga sempre con un favore

L’amore non delude, quello che delude sono le aspettative. Il favore non si paga sempre con un favore, e non succede niente.

Ripeto: bisogna essere consapevoli del fatto che non ci si aspetta di ricevere qualcosa in cambio. È vero, nella vita ci si può presentare l’opportunità di chiedere aiuto o qualche tipo di favore alla persona che in un certo momento abbiamo invitato, aiutato, servito, ecc., e ci troviamo di fronte al fatto che quella persona non può – o non vuole – farlo.

Nelle situazioni di questo tipo, se lasciamo che il nostro cervello rettiliano si impadronisca di noi, ci troviamo male, perché faremo congetture e potremo riempirci di amarezza e rancore, e non ne vale la pena.

È meglio cambiare atteggiamento e pensare in positivo. Non conosciamo le circostanze reali in cui si trova l’altra persona, e sicuramente se in quel momento non può aiutarci non è perché ci ama di meno, ma perché non ha davvero la capacità di farlo.

Bisogna sempre pensare bene e ricordare che amare e servire sono capacità da nutrire e coltivare ogni giorno. Non tutte le persone se ne sono rese conto, e quindi non le hanno tanto chiare.

È vero, quando una persona desidera davvero aiutarci smuoverà cielo, mare e terra per farlo. Forse non lo farà esattamente come glielo abbiamo chiesto, ma in un modo che ci farà comunque sentire importanti. Spesso basterà solo una parola.

E quando non possiamo restituire il favore?

Spesso ci verranno rivolti inviti o fatti regali che non potremo contraccambiare. Se sono offerte che non compromettono la nostra dignità, accogliamoli con amore.

Bisogna lavorare su questo, per essere – con umiltà – meritevoli di ricevere, di sentirci amati in modo incondizionato.

Quando permettiamo agli altri di “regalarci” il loro amore attraverso il loro servizio, i loro inviti, ecc., aiutiamo a far sì che arrivi su di loro una pioggia di benedizioni dal cielo.

Facciamo quindi morire il nostro ego per crescere in umiltà. Permettiamoci di ricevere dagli altri senza provare vergogna, senza sentire che non lo meritiamo o che dobbiamo restituire il favore. Sembrerebbe il contrario, ma anche per ricevere serve molta umiltà.

Bisogna mantenere la regola della reciprocità più sana possibile, ovvero non coinvolgere interessi personali egoisti che pretendano di usare l’altro per strappargli dei favori (convenienza).

Cerchiamo di far sì che quando diamo siamo consapevoli che quello che stiamo facendo è un atto di profondo amore, con la convinzione che forse l’altro non avrà l’opportunità di restituirci il favore.

Forse la persona specifica non ci ricambierà, ma tutti i favori che facciamo in qualche modo ci ritornano in benedizioni di Dio, ovviamente sempre se sono accompagnati da retta intenzione.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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