“Walking With The Wind” premiato dal festival del dialogo interreligioso
I film indiano “Walking With The Wind” di Praveen Morchhale è il vincitore del “Premio Tertio Millennio 2017 – Un film per il dialogo interreligioso” attribuito nell’ambito della XXI edizione del Tertio Millennio Film Fest, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo. La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà oggi sabato 16 dicembre alle 17.30 in Filmoteca Vaticana, alla presenza di Mons. Dario E. Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, con la conduzione di Francesca Fialdini e sarà preceduta dal monologo teatrale “Fare un’anima” scritto e interpretato da Giacomo Poretti.
“Walking With The Wind” è dedicato al leggendario cineasta Abbas Kiarostami, scomparso lo scorso anno, e prende in prestito il titolo da un libro di poesie del regista iraniano. Il film è il secondo lungometraggio diretto da Praveen Morchhale ed è ambientato in un piccolo villaggio Ladakhi ai piedi dell’Himalaya dove la vita scorre sorniona e tranquilla, nonostante le durezze imposte da una natura aspra e lunare. Le famiglie fanno quel che possono per tirare a campare, con una compostezza e una dignità invidiabili. I vecchietti si ritrovano all’aperto, leggono poesie, discutono di massimi sistemi, ironizzano sulla loro condizione. Il protagonista, un ragazzino di 10 anni, ha un altro problema: ha incidentalmente rotto una sedia del compagno di classe e adesso deve fare di tutto per riparlarla e riportarla indietro per il giorno dell’esame: tra la scuola e il suo villaggio sono 7km a piedi. Se ti rubano anche l’asinello la missione si fa ardua…
Il premio è stato assegnato da una giuria interreligiosa composta da Mons. Davide Milani, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, Tiago Branchini, Delegato italiano dell’Associazione Internazionale Protestante Cinema INTERFILM, Sira Fatucci, Delegato per Il Pitigliani – Centro Ebraico Italiano, Zanolo Yahya Abd al-Ahad, Delegato della Comunità Religiosa Islamica Italiana CO.RE.IS. con questa motivazione: “Per aver saputo tratteggiare con delicatezza e grande umanità una storia semplice e universale: il percorso di crescita del bambino protagonista, impegnato nella ricerca di qualcuno che aggiusti la sedia rotta dell’amico, richiamo a quello spirito di solidarietà e al desiderio di riparazione di cui tutte le nostre comunità avvertono oggi il bisogno”.
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Un menzione speciale è stata inoltre attribuita al film “The Testament” di Amichai Greenberg “per la capacità di raccontare una storia complessa, dai risvolti talvolta sorprendenti, con linguaggio efficace e tratto incisivo. Il film propone un percorso a cavallo tra memoria e identità mettendo in luce, a partire dalla vicenda personale del protagonista, il difficile e talvolta doloroso cammino per la verità”.
L’istituzione del concorso è stata una delle grandi novità dell’edizione di quest’anno del Tertio Millennio Film Fest. I film in competizione erano 9, provenienti da realtà territoriali molto distanti tra loro, Belgio, Canada, India, Francia, Italia, Israele, Germania, Nuova Zelanda. Tutti hanno affrontato questioni scottanti su cui spesso ci si divide: genocidio, guerra, fondamentalismo religioso, famiglia, infanzia, accoglienza, dialogo, malattia. Sono temi sui quali il festival ha voluto invece promuovere un dialogo per trasmettere un messaggio importante: il cinema ci avvicina all’altro.
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Il XXI Tertio Millennio Film Fest, che si è svolto a Roma dal 12 al 16 dicembre, è organizzato con il patrocinio della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede, del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali CEI, della Direzione Generale Cinema MiBACT e dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma.
Nato su impulso di Giovanni Paolo II nel 1997, il festival è da sempre attento a indagare i temi legati alla spiritualità e da due anni si propone come luogo di dialogo interreligioso e interculturale tra le comunità cattolica, protestante, ebraica e islamica.