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La bambina nata con il cuore fuori dal corpo

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Dolors Massot - pubblicato il 15/12/17
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Un’équipe di 50 professionisti ha fatto una lotta contro il tempo per farla sopravvivereLa sua malattia si chiama ectopia cordis, è rarissima e nel 90% dei casi termina con la morte del bambino.

La battaglia titanica di una neonata britannica e dei medici che la assistono si è però conclusa fortunatamente con una vittoria.

Vanellope Hope Wilkins è figlia di Naomi Findlay, 31 anni, e Dean Wilkins, 43.

A 16 settimane di gestazione, gli esperti hanno individuato la malattia della bambina, hanno informato i genitori ed hanno detto loro che se lo desideravano potevano abortire.

Naomi e Dean hanno rifiutato categoricamente di togliere la vita alla figlia nonostante le sue delicate condizioni di salute e le prospettive non certo positive, decidendo di andare avanti malgrado i rischi che poteva comportare.

Vanellope è nata tre settimane fa con un cesareo programmato. Nella sala operatoria dell’Hospital Glenfield di Leicester (Regno Unito) tutto era pronto per intervenire con urgenza per quanto possibile visto che il cuore, come si poteva vedere nelle immagini, batteva esteriormente alla bambina. L’équipe sanitaria che aiuta Vanellope è formata da 50 professionisti. Anche se continua ad essere collegata a una macchina di ventilazione, la piccola sta compiendo progressi.

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Leicester’s Hospitals – Facebook

“Una bambina caparbia che non perde la speranza”

I genitori hanno deciso di chiamare la bambina Vanellope in ricordo della coprotagonista del film Disney Ralph Spaccatutto, “una bambina caparbia che non perde la speranza finché alla fine diventa una principessa”.

Un’ora dopo la nascita, Vanellope è stata sottoposta al primo intervento grazie al quale riusciva a respirare.

Ne sono stati necessari altri due perché si riuscisse a ricollocare il cuore nel punto adeguato del torace, che non disponeva di costole né sterno.

Il secondo intervento mirava a creare uno spazio nel petto della bambina per farci entrare il cuore, il terzo si è concentrato sulla collocazione e la chiusura del torace, per cui è stato necessario un trapianto di pelle da sotto le braccia della piccola per impiantarla nel petto.

Venellope ora ha una “maglia” speciale che protegge il suo cuore a mo’ di costole, inserita in una delle operazioni.

I media britannici seguono il suo caso con interesse, visto che si tratta del primo nel Regno Unito in cui un neonato con questa patologia riesce a sopravvivere. Il padre della bambina ha detto alla BBC che sua figlia sta “sfidando” i pronostici medici e ha affermato che il suo caso “va al di là del miracolo”. È logico allora che il suo secondo nome sia Hope, speranza.

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[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]