Le canzoni del parroco di San Teodoro spopolano sul web e inneggiano festosamente al Signore. Ma sul web ci sono anche molte critiche
Un video, diventato virale in Rete, ideato per avvicinare i ragazzi alla fede: «Dobbiamo parlare il loro linguaggio, se vogliamo che i giovani tornino a frequentare la chiesa». È la strategia di don Alessandro Cossu, 40 anni, originario di Tempio, da un anno alla guida della parrocchia di San Teodoro (Olbia).
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Ha deciso di realizzare questa sorta di “cover” del tormentone che impazza sul web,
La “benedizione” del vescovo
Cantata dai cresimandi durante la messa per il conferimento del sacramento, ha ricevuto grandi complimenti anche dal vescovo di Olbia-Tempio, monsignor Sanguinetti (Sardegna Live, 7 dicembre).
«È stato contentissimo della sorpresa, dato che i ragazzi hanno cantato e ballato durante la messa per il sacramento. ‘Questa è la chiesa che voglio, che mi piace’ sono state le sue parole», dice Don Alessandro.
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Ispirato da Assisi
Ll’idea di parafrasare il tormentone? «E’ nata per motivare i cresimandi, negli ultimi mesi abbiamo organizzato diverse iniziative; durante un viaggio ad Assisi, i ragazzi continuavano a cantare quella canzone e una catechista ha detto ‘questo rimarrà il nostro ricordo della gita ad Assisi’. È lì che ho pensato di creare un nuovo testo da adattare a quella musica».
“Ci ho messo la faccia”
Le parole sono state scritte «da me con un collaboratore di Agrustos; abbiamo impiegato tre giorni. Del resto mi sono dovuto mettere in gioco. Molte persone non erano molto disponibili, temevano prese in giro o cose simili. Io invece ci ho messo la faccia».
“Voglio ballare con te”
Don Alessandro non si ferma a L’esercito del Selfie/L’Esercito di Cristo. Ci sono altri progetti in cantiere.«Sì, uno per il 20 dicembre: la cover di ‘Voglio ballare con te’ di Baby K che diventerà ‘Voglio pregare con te’ ed è un canto di natale».
Eppure se da un lato Don Alessandro ci ha «messo la faccia», dall’altro il web è diviso su questo tipo di evangelizzazione. Basta leggere i commenti sotto i video per verificare che sono molti gli utenti critici secondo cui in questo modo si sbeffeggia la fede.