Una buona relazione con la madre fornisce al bambino quella base sicura grazie alla quale egli sente la tranquillità necessaria per allontanarsi ed esplorare il mondo che lo circonda, certo di potervi fare ritorno. Se il bambino avverte nella realtà esterna qualche minaccia interrompe l’esplorazione per riavvicinarsi prontamente alla madre e così ricevere conforto e sicurezza.
La teoria dell’attaccamento fornisce un solido riferimento per lo studio e il trattamento di fenomeni legati a storie di bambini caratterizzate da gravi abusi o trascuratezza, fisici od emotivi, che esitano nello sviluppo di personalità con gravi disturbi psichici, sintomi dissociativi, ansia, depressione oltre che dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti.
È quindi straordinariamente importante che il legame di attaccamento tra madre e bambino si instauri in maniera ottimale, poiché da ciò derivano le principali premesse per il sano sviluppo psichico della persona.
Quindi, il modello di attaccamento che si verrà a configurare influenzerà la relazione con tutte le figure di riferimento affettivo durante l’infanzia, e successivamente costituirà l’aspetto fondante dell’assetto di personalità adulto, influenzando in maniera profonda tutti i rapporti futuri, in primis quelli con il partner ed i figli.
L’individuo: inscindibile unità psico-somatica
Al termine di questo breve percorso sui più importanti studi di psicologia infantile del ‘900, e gli sviluppi delle nuove ricerche in campo biologico attualmente in corso, non possiamo non prendere consapevolezza di come ormai sia essenziale pensare all’individuo quale inscindibile unità psico-somatica. Partendo da questa considerazione, e polarizzandoci su ciò che risulta chiaramente evidente sia dagli studi psicologici che da quelli biologici esaminati, dobbiamo con forza sottolineare quanto il passato, il presente e il futuro dell’umanità sia determinato dalla natura del legame d’amore che unisce madre e figlio.