Fra pochi giorni nelle sale italiane il nuovo film d’animazione della Sony Pictures che ci racconterà da una simpatica prospettiva la storia più bella del mondoDal 30 novembre al cinema sarà possibile godersi un nuovo film d’animazione: Gli Eroi del Natale, Sony Pctures Animation.
Siamo in prossimità dell’Avvento (che inizierà domenica 3 dicembre); stiamo per uscire dalla lieve o grave ubriacatura del Black Friday (ricorrenza americana che ci è piombata addosso all’improvviso e che ci ha buttati, forse non tutti, forse nemmeno così forsennatamente, nella fiumana di gente che doveva comprare qualcosa per non farsi sfuggire l’affare. Chiedo: ma se l’“affare” per noi fosse, una volta, non preoccuparsi di fare affari?)
E siamo qua, in un azzurro lunedì, almeno al Nord, dopo la Domenica dedicata a Cristo Re dell’Universo. Titolo che nessuno con un minimo senso della misura potrà mai sottrarGli.
Lui, il Re. A cui ogni cosa tende e al cospetto del quale tutti le ginocchia, volenti o meno, si piegheranno.
Nella nostra parrocchia è arrivata una statua del Bambino Gesù di Praga, da un santuario ligure. Rimarrà da noi fino a Natale. Il piccolo Re che dice “più voi mi onorerete, più io vi favorirò”.
EccoLo, il Re, venuto bambino e spogliato di tutto. Eppure onorato da grandi sapienti, ad esempio. I Magi. E temuto da piccoli e crudeli re terreni, come Erode.
In questo animation movie di imminente uscita in Italia, il punto di vista dal quale viene raccontata la storia più vera e “utile” di sempre è quello di alcuni simpatici animali.
Più o meno quelle stesse bestiole con le quali siamo abituati a popolare i nostri presepi e che forse fin dall’infanzia hanno ottenuto la nostra simpatia.
Asini, cammelli, pecore, capre, galline, anatroccoli, piccioni, cavalli…
Servono anche loro il Re dell’Universo. Certo, Guareschi, che non apprezzava affatto la nobilitazione sproporzionata degli animali fatta da Disney, non so se sarebbe contento.
Ma noi possiamo pensare che questo modo leggero, dolce e divertente di raccontare i fatti che hanno irrimediabilmente, Dio ne sia lodato, cambiato la storia dell’uomo sia invece un bel gioco, una cosa gioiosa e innocente. E non un ribaltamento dissacrante.
Si vede nel trailer il bel somarello che tenta in tutti i modi di avvisare Maria dell’imminente minaccia di Erode, ma tutto ciò che gli esce è un lungo raglio. O i cammelli stremati dall’epico viaggio dei Magi venuti dall’Oriente seguendo la stella, che se la prendono con i “sapientoni” perché hanno sbagliato strada: “dovevamo svoltare due deserti fa!” dice uno prima di finire esausto muso a terra sulla sabbia.
Ci sono tante trovate carine, sembra una commedia ritmata, riuscita.
Mi torna alla mente un miracolo legato all’Eucarestia che ho potuto ricordare sul posto qualche mese fa, andando a spasso per Rimini: in piazza Tre Martiri, nel 1223 Piazza Grande, si trova il tempietto del Bramante che contiene l’immagine che racconta questo prodigio legato al Santo dei Miracoli, S. Antonio, famoso anche per predicare a pesci e uccellini!
Nel piccolo dipinto si vede rappresentata la mula dell’eretico – che si convertirà istantaneamente dopo il segno– che nonostante il digiuno di tre giorni disdegna il fieno e si inginocchia davanti all’Ostia consacrata da Antonio.
Sì, le cronache riferiscono che il Santo aveva ordinato alla bestia da soma di adorare il Creatore che lui teneva, indegnamente ma realmente, tra le mani. E lei lo fa. Davanti ad una grande folla.
Ecco, anche gli animali possono arrivare a riconoscere e servire come possono il Re. Il Re bambino, il Re povero o il Re nascosto nell’Ostia.
Possono addirittura allearsi, anche in un simpatico cartoon, per sottrarre la Santa coppia e il Nascituro ai crudeli piani di Erode. Lui pure ha i suoi aiutanti animali, che ne rispecchiano le intenzioni: due cani feroci che il piccione della” banda degli eroi” cerca di distrarre con un improbabile ed esilarante balletto.
Eccovi il Trailer ufficiale in italiano:
Ci sono anche dei precedenti un po’ vecchiotti che però forse val la pena ricordare. Nei pomeriggi delle feste natalizie, dopo un qualche ricco pranzo, potrà crearsi l’occasione per rispolverarli: ve ne segnalo uno in particolare, il corto The small one, L’asinello piccolo, prodotto dalla Disney nel 1978 e realizzato da Don Bluth, il regista che poco dopo abbandonerà gli studi disneyani per fondarne altri, a loro rivali.