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Due cose da fare se vi sentite impotenti di fronte alla piaga dei cristiani perseguitati

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Catholic Link - pubblicato il 18/11/17

di Ruth Baker

Spesso non ci curiamo molto delle nostre sorelle e dei nostri fratelli cristiani perseguitati in tutto il mondo. Il problema è che molte volte ci sentiamo impotenti e schiacciati dalle terribili situazioni che vivono, e non sappiamo cosa fare per aiutarli. Non c’è comunque alcuna scusa per ignorare la tragedia che vivono. Siamo un’unica famiglia umana in tutto il globo, e non dovremmo restare in silenzio di fronte ai loro sacrifici e alle loro sofferenze.

Ma cosa possiamo fare per aiutarli?

Grazie a Dio ci sono due splendide campagne organizzate dall’associazione caritativa Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) a cui potete partecipare.

La prima campagna si concentra sul 22 novembre 2017, definito Mercoledì Rosso.

Aiuto alla Chiesa che Soffre spiega sul suo sito web che “il rosso è il colore cristiano del martirio. I cristiani sono il gruppo di fede più perseguitato nel mondo di oggi, e il Mercoledì Rosso onorerà tutti i cristiani che soffrono e muoiono per la loro fede nel messaggio di Cristo di pace e amore. Il Mercoledì Rosso getterà una luce sulla persecuzione cristiana, ma sottolineerà anche le ingiustizie perpetrate contro altri gruppi di fede”.

ACS chiede alle persone di vestirsi di rosso il 22 novembre, per esprimere solidarietà ai cristiani disposti a pagare il prezzo più alto per la propria fede. Alcune chiese quel giorno illumineranno di rosso i loro edifici (forse potrebbe farlo anche la vostra). Immaginate la testimonianza e l’impatto che un edificio ecclesiale rosso come il sangue avrà sullo sfondo del cielo notturno. I resoconti mostrano che la fede più perseguitata nel mondo è il cristianesimo, e tuttavia le atrocità commesse contro i cristiani vengono riferite raramente. Il Mercoledì Rosso è un modo per far conoscere queste orrende persecuzioni.

Se vivete nel Regno Unito ci sono moltissimi eventi a cui partecipare. Se vivete in qualsiasi altra parte del mondo, potete comunque partecipare all’iniziativa creando il vostro evento, vestendovi di rosso o coinvolgendovi sui social media. Forse potreste cambiare la foto del vostro profilo con un quadrato rosso, o condividere uno dei tanti video o delle risorse disponibili sul sito web di ACS. Potete usare l’hashtag #RedWednesday.

Qualsiasi cosa scegliate di fare, trovate un modo per aumentare la consapevolezza sulla persecuzione cristiana. Potete anche pensare a una donazione ad ACS, e sicuramente pregare per chi sta soffrendo. Pregate anche perché cambi il cuore di chi perpetra queste persecuzioni.

La seconda campagna è “Vai a Messa per qualcuno che non può farlo” (#Go2Mass).

L’idea sottostante è che chi ha la benedizione di poter andare a Messa in tutta sicurezza usi la propria libertà per andare a una Messa in più per chi non può farlo per via delle persecuzioni. Se allora in genere non andate a Messa nei giorni feriali, fate uno sforzo extra per andarci una volta. Se in genere non andate a Messa la domenica, potete usare questa opportunità per tornare in chiesa una domenica per il bene di chi non lo può fare. Forse andate già a Messa ogni giorno, e allora offrite una delle vostre Messe per chi non ha la possibilità di assistervi.

“Aiuto alla Chiesa che Soffre sta chiedendo a ogni cattolico di fare il piccolo sacrificio di assistere a una Messa in più per pregare per uno dei 200 milioni di cristiani che affrontano la minaccia della persecuzione per la propria fede e rischiano anche la morte per ricevere Gesù nell’Eucaristia. È il momento di riscoprire che ‘la preghiera unita al sacrificio costituisce la forza più potente della storia umana’ –Papa San Giovanni Paolo II”.

Decidendo di assistere a una Messa in più per chi non può farlo, potreste scegliere un Paese particolare per cui offrire il vostro sacrificio e studiare la situazione dei cristiani in quella zona prima di andare a Messa. Vi può aiutare questa mappa interattiva.

Se riuscite e volete farlo, potete anche scattarvi un selfie fuori dalla chiesa in cui vi trovate e usare l’hashtag #Go2Mass e postare la vostra foto sui social media aggiungendo i dettagli della vostra intenzione.

Ad esempio, potreste dire: “Oggi sono andato a Messa per…
… i cristiani nei campi di lavoro in Corea del Nord
… i sacerdoti rapiti in Nigeria
… la fine dell’Isis
… i cristiani iracheni che vogliono tornare al più presto nelle loro case
… il lavoro di suor Annie e dei suoi volontari ad Aleppo
… i cristiani imprigionati ingiustamente in Eritrea”,
o menzionare qualsiasi altro Paese, famiglia o zona che ha toccato particolarmente il vostro cuore. Condividendolo sui social media state aumentando la consapevolezza di sofferenze poco conosciute e testimoniando allo stesso tempo il grande potere della Messa. L’Eucaristia unisce ciascuno di noi, e Dio può usare i nostri sacrifici limitati ma sentiti in modi enormemente potenti. Possiamo confidare totalmente nel fatto che lo farà.

“Questo [la crocifissione] è l’atto centrale di trasformazione che solo è in grado di rinnovare veramente il mondo: la violenza si trasforma in amore e quindi la morte in vita. Poiché questo atto tramuta la morte in amore, la morte come tale è già dal suo interno superata, è già presente in essa la risurrezione. La morte è, per così dire, intimamente ferita, così che non può più essere lei l’ultima parola… Soltanto questa intima esplosione del bene che vince il male può suscitare poi la catena di trasformazioni che poco a poco cambieranno il mondo”, ha dichiarato Papa Benedetto XVI.

Guardate un rapporto sullo stato della persecuzione dei cristiani nel mondo oggi (attenzione, contenuto violento):

Qui l’originale.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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