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Come riconoscere un melanoma

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Wavebreakmedia - Shutterstock

María Reales - pubblicato il 16/11/17

Il melanoma è il cancro della pelle più aggressivo e provoca l'80% delle morti per questo tipo di cancro

Chi non ha nei, macchie o verruche in qualche parte del corpo? Chi non ha qualcosa nella pelle che deve controllare? Controllo non significa allarme ma attenzione, e bisogna tener conto del fatto che alcuni di questi segni possonoo essere l’origine di un cancro della pelle. Evitare l’esposizione prolungata e proteggersi dai raggi solari, autoanalizzarsi e sottoporsi a visite periodiche dal dermatologo sono le misure fondamentali raccomandate dagli esperti per la prevenzione e la diagnosi precoce del melanoma.

Il melanoma è il cancro della pelle più aggressivo e provoca l’80% delle morti per questo tipo di cancro. Ogni anno vengono diagnosticati 70.000 nuovi casi nel mondo. Il rischio di soffrire di questo tipo di cancro è più alto tra le donne (55,9%) che tra gli uomini (44%).

Le cause possono essere ricondotte a fattori genetici che non si possono modificare, ma una serie di visite dermatologiche assicura il controllo e la diagnosi precoce nel caso in cui compaiano sintomi della malattia. I fattori di rischio genetico descritti sono principalmente i precedenti familiari, il fatto di avere un elevato numero di nei e macchie, avere la pelle chiara, avere gli occhi chiari, i capelli biondi o rossi.

Quanto ai fattori ambientali, si possono applicare tre misure preventive di base molto facili da seguire:


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1. Evitare l’esposizione solare eccessiva

L’esposizione solare inadeguata ed eccessiva, l’uso di macchinari per l’abbronzatura e la mancata applicazione di creme protettive sono i tre principali fattori di rischio ambientali per sviluppare un cancro della pelle.

2. Autoanalisi per identificare se un neo può essere maligno – ABCDE:

1. Asimmetria: quando il neo presenta due metà diverse
2. Bordi: quando i bordi sono irregolari, dentellati o stellati
3. Colorazione: se il colore non è omogeneo, brillante e acquisisce toni intermedi di marrone, grigio o azzurrognolo
4. Diametro: se supera i 5 mm
5. Evoluzione: se aumenta di dimensioni con perdita di colore, prurito o sanguinamento

3. Consultare lo specialista

Gli esperti raccomandano controlli periodici a giovani e anziani come misura di prevenzione o di individuazione precoce di lesioni che potrebbero passare inosservate. In caso di scottature solari, sospetti o osservazione di qualcuno dei sintomi descritti nell’autoanalisi si deve ricorrere allo specialista.

La tecnica diagnostica usata per determinare la portata o la presenza di un cancro della pelle è la dermatoscopia. Consiste nel realizzare un esame minuzioso delle lesioni mediante una lente e un’illuminazione speciale attraverso la quale si possono visualizzare in modo molto preciso la forma e i colori che non si vedono a occhio nudo. Grazie a questa tecnica, il dermatologo può valutare se un neo è benigno o “sospetto” di malignità. In quest’ultimo caso effettua sempre una biopsia per essere certo della diagnosi.

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Cherries - Shutterstock

Il fenomeno “Sun Burn Art” tra i giovani

Il melanoma è una patologia che si riscontra anche tra i giovani, soprattutto per le cattive abitudini al momento di esporsi ai raggi solari.




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Negli ultimi anni si è imposta tra i giovani una strana moda, originata attraverso le reti sociali, che sotto l’etichetta #Sunburn Art o tatuaggi solari consiste nel fare un disegno sulla pelle con una crema solare ad alta protezione e lasciare il resto del corpo esposto al sole senza alcun tipo di filtro. Dopo aver preso il sole, il disegno produce l’effetto di un tatuaggio in contrasto con la pelle bruciata.

La dottoressa Ainara Soria, oncologa esperta di cancro della pelle presso l’Ospedale Ramón y Cajal di Madrid (Spagna), ha affermato che “il cancro della pelle è sempre più una malattia che colpisce i giovani”, e per questo raccomanda campagne di presa di coscienza per educare bambini e giovani sull’importanza di curare la pelle e non lasciarsi coinvolgere in pratiche dannose per la salute.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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