E' un racconto su Dio e su come sia difficile tenere sotto controllo…la sua Creatura
Tredici racconti che indagano sul rapporto tra Dio e l’uomo. Sul Creatore e l’irrequietezza della sua Creatura.
“Storie del buon Dio” (edizioni Paoline), del poeta e scrittore boemo Rainer Maria Rilke, tra ironia e delicatezza descrive l’origine dell’Uomo e la difficoltà di Dio a capire la sua creazione. E lo fa soprattutto con una delle fiabe più belle dal titolo: “Il racconto delle mani di Dio‘”.
L’autore dialoga con la sua vicina che gli dice come spesso le sue figlie le chiedano curiosità su Dio. «Il buon Dio parla anche cinese?», e ancora: «Com’è fatto il buon Dio?”. «Oppure domandano delle mani del buon Dio, ma com’è possibile? ».
La donna fatica a rispondere e a “compensare” ci pesa Rainer-narratore che le spiega quanto sia stato difficile concepire l’uomo…proprio con le sue mani…
Il litigio tra le mani
Mentre lo modellava d’un tratto Dio scorse qualcosa precipitare nello spazio: era una cosa scura, che dalla direzione sembrava provenire dal suo fianco.
Colto da un brutto presentimento, richiamò le mani. Queste gli apparvero coperte d’argilla, calde e tremanti.
– Dov’è l’uomo? – gridò loro.
Allora la destra inveì contro la sinistra:
– Sei stata tu a lasciarlo!
– Un momento, – replicò con forza la sinistra. – Sei stata tu a voler fare tutto da sola, senza lasciarmi neppure fiatare.
– Proprio per questo avresti almeno potuto tenerlo stretto!
E la destra si levò, ma poi si calmò e le due mani, stringendosi insieme, spiegarono:
– L’uomo era così impaziente! Continuamente si divincolava per poter vivere subito. Non potevamo fare nulla, siamo innocenti, credici.
La rabbia di Dio
Il buon Dio era però molto arrabbiato. Respinse con stizza le mani dal suo cospetto, perché gli impedivano la vista della terra.