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Ecco i 3 progetti per i poveri finanziati con la Lamborghini di Papa Francesco

LAMBORGHINI

This handout photo taken on November 15, 2017 at the Vatican and released by the Vatican press office, Osservatore Romano shows Pope Francis signing a Lamborghini Huracan received as a gift as Lamborghini CEO Stefano Domenicali (2ndR) looks on.

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 15/11/17
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No no! Il Papa non ha deciso di utilizzare la fuoriserie “Huracan” che arriva a 325 km/h. Ma la metterà all’asta. Per aiutare cristiani perseguitati in Iraq, vittime di tratta, e poveri in Africa

Lamborghini ha realizzato un numero unico del modello Huracan che ha donato a papa Francesco.

A confermare la notizia anche Greg Burke, portavoce della Sala Stampa della Santa Sede.

La Lamborghini Huracán RWD, regalata al Papa – un bolide che raggiunge i 325 km/h – è stata realizzata dal dipartimento di personalizzazione della casa automobilistica di Sant’Agata Bolognose, “Ad Personam“, e si presenta di colore bianco con strisce giallo che corrono lungo la carrozzeria, in omaggio ai colori della bandiera di Città del Vaticano.

All’asta da Sotheby’s

L’auto – autografata sul cofano da papa Francesco – sarà messa all’asta da RM Sotheby’s il 12 maggio 2018 e il ricavato consegnato direttamente al Papa, che ha deciso di destinarlo a tre progetti differenti (Avvenire, 15 novembre).

1) Piana di Ninive

Una parte servirà quindi per finanziare «la ricostruzione della Piana di Ninive», in Iraq, per mezzo della fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che Soffre. Il progetto intende garantire il ritorno dei cristiani nella Piana irachena attraverso la riedificazione delle loro abitazioni, delle strutture pubbliche e dei luoghi di culto. Dopo un triennio vissuto da sfollati interni nel Kurdistan iracheno, i cristiani potranno così finalmente tornare alle loro radici e riacquistare la loro dignità.

2) Donne vittime di tratta

Altri fondi ricavati dalla vendita saranno destinati al progetto “Casa Papa Francesco” della Comunità Papa Giovanni XXIII, da anni impegnata per la cura delle donne vittime della tratta e della prostituzione. L’iniziativa coincide, peraltro, con il decennale della morte di don Oreste Benzi e il 50° anniversario della fondazione della stessa Comunità.

3) Africa

Infine, grazie a Papa Francesco, riceveranno un sostegno le attività di due associazioni italiane attive soprattutto in Africa: la “Gicam” del professor Marco Lanzetta, chirurgo della mano, e “Amici del Centrafrica”, da lungo tempo attivi in progetti dedicati soprattutto a donne e bambini (La Stampa, 15 novembre).



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