separateurCreated with Sketch.

Catalina Rivas: Gesù e la Madonna mi hanno spiegato come comportarmi a messa

La mistica che ha dialogato con Gesù e la Madonna

whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 31/10/17
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

La mistica boliviana ha ricevuto le stimmate e il suo caso non riesce ad essere spiegato dai medici. Il Signore la chiama la “Sua segretaria”

Catalina Rivas è una donna boliviana con esperienze mistiche autentiche secondo la scienza, che si sono manifestate a partire dal 1994.

Catalina, che Gesù chiama “la Sua segreteria”, è stata scelta per trasmettere al mondo i suoi messaggi, come si legge su “Il miracolo dei miracoli. La Santa messa secondo l’esperienza mistica di Catalina Rivas” (edizioni Segno). La mistica non aveva terminato le scuole medie superiori, né aveva alcuna preparazione teologica e gli esperti che hanno esaminato il suo caso sono rimasti impressionati dalla notevole quantità di materiale che riusciva a scrivere in poco tempo.

IL DOCUMENTO DEL VESCOVO

Ma sopratutto rimasero colpiti dalla profondità spirituale e dalla validità teologica delle opere. Tutti i messaggi dettati da Gesù sono stati raccolti in otto libri che il 2 aprile 1998 hanno ricevuto l’imprimatur dall’arcivescovo di Cochabamba monsignor Renè Fernandez Apaza.

In questo documento l’arcivescovo afferma:

Abbiamo letto i libri di Catalina e siamo sicuri che il loro unico obiettivo è quello di condurci tutti attraverso la strada dell’autentica spiritualità, la cui fonte è il Vangelo di Cristo.  (…) per questo autorizzo la loro stampa e diffusione, raccomandandoli come testi di meditazione e orientamento spirituale, al fine di ottenere molti frutti per il Signore che ci chiama a salvare anime, mostrando loro che Egli è un Dio vivo, pieno di amore e misericordia.

LE STIMMATE

Catalina porta su di sé le piaghe del Signore che appaiono di solito il Venerdì Santo. Nell’ottobre del 1994, mentre di trovava in pellegrinaggio a Conyers, negli Stati Uniti, Catalina vide improvvisamente una forte luce attorno al Crocifisso e sentì il bisogno di offrire se stessa e la sua vita al Signore. Vide quattro raggi di luce che uscivano dalle mani, dai piedi e dal costato di Gesù Crocifisso che penetrarono nel suo corpo come fulmini. Il dolore era talmente intenso che Catalina cadde a terra.

Due giorni dopo, in Costarica, Gesù le disse che il dono delle stimmate che le aveva fatto, le avrebbe consentito di condividere con lui le sofferenza della croce. Nel gennaio 1996 il dottor Ricardo Castanon, autorevole medico e docente di neuropsicofisiologia all’Università Cattolica della Bolivia, vistò Catalina in ospedale e constatò le stimmate e la sofferenza della donna durante l’esperienza mistica della Passione. Le piaghe il giorno si erano miracolosamente rimarginate, tanto che i medici non riuscivano a spiegare come potesse accadere.

GESU’, LA MADONNA E LA SANTA MESSA

In “La Santa Messa. Testimonianza di Catalina Rivas” (editrice Ancilla), la mistica rivela il punto più importante dell’esperienza mistica. Ovvero le “indicazioni” ricevute da Gesù  e della Madonna su come recepire  la Santa messa. Il Signore e sua Madre si sono rivelati alla donna parlando della celebrazione eucaristica. 

«La prima cosa della quale mi resi conto era coro di bellissime voci che cantavano, come se venissero da lontano. A momenti la musica si avvicinava, in altri si allontanava. L’arcivescovo inizio’ la Santa messa e, quando giunse all’Atto Penitenziale, la Santissima Vergine disse:

Dal profondo del tuo cuore, chiedi perdono al Signore di tutte le tue colpe, per averlo offeso, così potrai partecipare degnamente a questo privilegio di assistere alla Santa Messa

IL RICHIAMO DI MARIA

Per un secondo Catalina penso’ di essere in grazia di Dio, perché si era confessata la sera prima. Ma la Madonna intervenne nuovamente:

Credi che da ieri sera tu non abbia offeso il Signore? Lascia che ti ricordi alcune cose. Quando stavi uscendo per venire qui, la ragazza che ti aiuta ti si avvicinò per chiederti alcune cose e, poiché eri in ritardo, le hai risposto sbrigativamente in modo scortese. E’ stata una mancanza di carità da parte tua e dici di non aver offeso Dio….

LA LITURGIA DELLA PAROLA

Anche al momento della Liturgia della parola, la Madonna richiamò Catalina:

Ti chiedo di stare attenta alle letture e a tutta l’omelia del sacerdote. Ricorda che la Bibbia dice che la Parola di Dio non ritorna senza avere portato frutto. Se stai attenta, in te resterà qualcosa di tutto quello che ascolti.

GLI ANGELI E L’OFFERTORIO

Durante l’offertorio la Vergine richiamo’ la mistica sul modo di pregare, dicendo che bisogna imitare i santi. In quel momento vide affollarsi la chiesa come se ogni persona si raddoppiasse. Le nuove persone che affollavano la chiesa avevano tuniche bianche. Erano gli angeli custodi che portavano le offerte all’altare, le disse la Madonna. Che poi ammoni’:

In questo momento offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze, le vostre gioie e ricchezze. Ricordatevi che la Santa Messa ha un valore infinito, quindi siate generosi nell’offrire e nel chiedere.

LA VISIONE DELLA MADONNA E DI GESU’

Durante la consacrazione Catalina ebbe la visione della Madonna che era vicina all’arcivescovo. Di fronte all’altare si avvicinavano delle ombre grigie che sollevavano le mani verso l’alto. La Vergine le disse che erano le anime del Purgatorio.

Quando poi la Consacrazione entro’ nel vivo e il celebrante alzo’ al cielo l’ostia ecco che apparve Gesù. Il suo corpo avvolgeva quello del celebrante. In quel momento l’ostia comincio’ a crescere e in essa di scorgeva il volto di Gesù.

IL DRAMMA DELLA CROCE

Catalina abbasso’ lo sguardo, ma la Madonna le disse:

Non distogliere lo sguardo, alza gli occhi, contemplalo, incrocia il suo sguardo con il suo e recita la preghiera di Fatima: Gesu’ mio, io credo, adoro, spero e ti amo…

Quando il Monsignor iniziò a consacrare il vino, la visione divento’ più drammatica. Improvvisamente Catalina vide Gesu’ in aria sospeso e crocifisso, ferito, che perdeva sangue. Dal calice traboccava sangue ma neppure una goccia traboccava a terra o sull’altare. Allora Maria disse:

«Te l’ho già ripetuto, questo è il miracolo dei miracoli, per il Signore non esistono né tempo, né distanza e nel momento della Consacrazione, tutta l’Assemblea viene trasportata ai piedi del Calvario nell’istante della Crocifissione di Gesù».

IL PADRE NOSTRO

Quando stavamo per cominciare a pregare il Padre Nostro, parlò il Signore, per la prima volta durante la celebrazione, e disse:

«Ecco, voglio che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più male nella tua vita, affinché tu li abbracci e dica loro con tutto il cuore: “Nel Nome di Gesù io ti perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù io ti chiedo perdono e desidero la mia pace”. Se questa persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace di aprirsi alla pace, la pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio che tu riceva o dia la pace ad altre persone, fino a quando non sei capace di perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo cuore».

IL”VERO”  CORPO DI CRISTO

Arrivò il momento della Comunione dei celebranti […] la Vergine disse:

«Questo è il momento di pregare per il celebrante e per i sacerdoti che lo accompagnano, ripeti con me: Signore, benedicili, santificali, aiutali, purificali, amali, abbine cura, sostienili con il tuo amore… Ricordatevi di tutti i sacerdoti del mondo, pregate per tutte le anime consacrate…».

“IL MIO NON POTEVA SOPPORTARE..:”

 Quando Catalina si diresse a ricevere la comunione, Gesù le ripeté:

«L’Ultima Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei. In quell’ora dell’amore, istituii quello che agli occhi degli uomini potrebbe sembrare la più grande pazzia, farmi prigioniero d’Amore. Istituii l’Eucaristia. Volli rimanere con voi fino alla fine dei secoli, perchè il Mio Amore non poteva sopportare che rimanessero orfani quelli che amavo più della Mia Vita…»·.

https://www.youtube.com/watch?v=TIeF6yt6q94

IL “DOPO” MESSA

Quando la messa si concluse, infine, Gesù ricordò ai presenti:

“Non andate via di corsa dopo terminata la Messa, rimanete un momento in Mia compagnia, traetene profitto e lasciate che anche Io possa trarre profitto dalla vostra compagnia…”.

Catalina gli chiede: “Signore quanto rimani davvero, dopo la comunione?”.

«Suppongo che il Signore abbia riso della mia ingenuità, perché disse: “Tutto il tempo che tu vorrai tenermi con te. Se mi parli durante tutto il giorno, dedicandomi qualche parola durante le tue faccende, Io ti ascolterò. Io sono sempre con voi, siete voi che vi allontanate da Me. Uscite dalla Messa, e per quel giorno è quanto basta; avete osservato il giorno del Signore, e tutto finisce lì, e non pensate che Mi piacerebbe condividere la vostra vita familiare con voi almeno in quel giorno”».