Dall'Agape alla concupiscenza, dal godimento alla mascolinità. Le parole chiavi che hanno reso celebre gli insegnamenti di Wojtyla
Un vero e proprio alfabeto della Teologia del Corpo. Con le definizioni e le spiegazioni dei termini più difficili utilizzati da san Giovanni Paolo II nelle sue catechesi.
Parole chiavi che si possono trovare nel “Compendio della Teologia del Corpo” (edizioni Ares) di San Giovanni Paolo II, nell’edizione curata da Yves Semen.
AGAPE
«Agape» è il termine abitualmente usato per esprimere l’amore nell’antica traduzione greca dell’Antico Testamento, la versione dei Settanta. Anche nel Cantico dei Cantici è con il termine «agape» che la Settanta designa l’amore erotico. L’amore nel senso di agape è l’amore che nasce dal pensiero e dalla volontà. Si tratta di un amore gratuito, oblativo, che tende alla scoperta dell’altro e il cui scopo è la ricerca del bene dell’altro.
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BELLEZZA
La bellezza è un aspetto chiave dell’argomentazione complessiva della Teologia del corpo. Giovanni Paolo II intende lasciare che l’amore manifesti la sua bellezza e quindi il suo potere di persuasione. Uno degli scopi essenziali dello studio del «principio» consiste nello scoprire la bellezza originale della vocazione al matrimonio. La chiamata al celibato esprime il significato sponsale del corpo in tutta la sua bellezza.
CONCUPISCENZA
Termine tecnico che indica una forma corrotta di desiderio che si appropria di qualcosa come di un semplice oggetto da usare, nella maggior parte dei casi allo scopo di trarne piacere. Questo uso tecnicamente teologico del termine «concupiscenza» si basa sulla traduzione della prima lettera di san Giovanni nella Vulgata (1 Gv 2, 16): «Tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo».
DESIDERIO
Per natura, il desiderio sessuale provocato dall’eterna attrazione della femminilità per l’uomo e della mascolinità per la donna è positivo, poiché tende alla comunione di persone. Ciò nonostante, il desiderio può assumere un senso negativo in quanto riduzione della ricchezza della profonda attrazione della mascolinità e della femminilità alla semplice soddisfazione dei bisogni sessuali.
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ECCITAZIONE
Termine usato nella Teologia del corpo nel senso di eccitazione sessuale. L’eccitazione sessuale è, prima di tutto, «corporale» e provocata dai valori sessuali percepiti nel corpo dell’altro, mentre l’emozione si riferisce alla persona dell’altro compresa nella sua «integralità».