Giacomo riunì immediatamente alcuni dei suoi nuovi seguaci e iniziò a lavorare per edificare una cappella nel luogo designato. La cappella è stata la prima chiesa dedicata a Maria, e oggi, dopo molti rimaneggiamenti e ampliamenti, è nota come Basilica di Nostra Signora del Pilar.
Giacomo partecipò alla dedicazione della piccola chiesa e tornò a Gerusalmme. Ironicamente, fu il primo apostolo a morire per la fede. Nell’anno 44, infatti, Erode Agrippa lo fece decapitare. I discepoli di Giacomo riportarono il suo corpo in Spagna per la sepoltura. La statua e la colonna lasciati dalla Madonna vennero presi sotto la protezione della popolazione di Saragozza.
I tanti miracoli che circondano la reliquia attestano la sua origine celeste. Nel 1936, durante la Guerra Civile spagnola, i repubblicani di sinistra bombardarono il tempio, ma le bombe che colpirono la chiesa non esplosero mai. Nessuno può toccare la statua, tranne i quattro sacerdoti a cui è affidata la sua cura e i neonati, che possono essere sollevati per toccare l’immagine della loro Mamma celeste.
Fin dalle origini, i Papi hanno attestato l’autenticità dell’apparizione della Madonna. Papa Callisto III nel 1456 incoraggiò la gente a compiere pellegrinaggi a Nostra Signora del Pilar. Venne anche riconosciuto il miracolo della fondazione del santuario.
Il miracolo di maggior spicco avvenne nel XVII secolo. Un mendicante di nome Miguel Pellicer, della città di Calanda, non poteva lavorare perché aveva una gamba amputata. Pregava costantemente nel santuario per ricevere l’aiuto della Beata Vergine, e la gamba ricomparve.
Nel corso dei secoli sono sorte molte storie controverse sull’autenticità di questo santuario. Papa Innocenzo III, rispondendo a un appello della Spagna, chiese a 12 cardinali di indagare su tutti i dati disponibili. Il 7 agosto 1723 la Sacra Congregazione dei Riti si espresse a favore dell’autenticità.
Nel 1730 Papa Clemente XII permise che la festa di Nostra Signora del Pilar, il 12 ottobre, venisse celebrata in tutto l’impero spagnolo. Papa Pio VII elevò la categoria liturgica della festa a solennità.
Papa Pio XII concesse alle Nazioni ispanoamericane la possibilità di celebrare quel giorno la stessa Messa solenne vigente in Spagna, e il 28 aprile 1958, nel suo discorso ai pellegrini in occasione della beatificazione di Santa Teresa di Gesù Jornet e Ibars, si è riferito alla Vergine del Pilar come alla “Regina dell’Ispanicità”.
[Traduzione dall’inglese e dallo spagnolo e adattamento a cura di Roberta Sciamplicotti]