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La croce pettorale di Papa Francesco è massonica?

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Ary Waldir Ramos Díaz - Aleteia Spagnolo - pubblicato il 04/10/17
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Tra miti e false notizie…“La croce pettorale del Papa è massonica o ha simboli non cristiani?”, ha scritto un lettore allarmato dalle notizie che arrivano attraverso le reti sociali da fonti varie e imprecise.

La croce pettorale di Papa Francesco evoca semplicemente i simboli più cristiani che possano esserci: lo Spirito Santo, rappresentato dalla colomba, la pecora smarrita e l’immagine del Buon Pastore che ricorda Gesù.

Dopo il conclave nella Cappella Sistina, il nuovo Papa venuto dal sud del mondo si è rivolto ai cardinali che lo hanno applaudito in piedi e si è inginocchiato davanti a uno di loro malato e in sedia a rotelle.

Nella Sala delle Lacrime non ci sono state lacrime, ma allegria e molta calma, come ha raccontato in seguito il 266° Successore di Pietro. Il nuovo pastore della Chiesa universale è uscito vestito di bianco e non ha voluto la croce d’oro del pettorale come da tradizione. La croce non aveva incastonata alcuna pietra preziosa. Bergoglio ha preferito portare al petto una croce che lo accompagna fin dalla sua ordinazione episcopale (27 giugno 1992), celebrata nella cattedrale metropolitana di Buenos Aires.

Da quel momento lo accompagna il motto Miserando atque eligendo, il cui significato si riferisce a Gesù che ha avuto misericordia di Matteo, peccatore che è stato chiamato ad essere discepolo del Signore. Matteo raccoglieva le imposte per l’Impero romano ed era odiato dal suo popolo per via del danno provocato.

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Antoine Mekary / Aleteia
Papa Francesco durante la sua udienza generale settimanale il 24 febbraio 2016 in Vaticano.

La colomba

In primo luogo si nota la colomba nella parte superiore della croce pettorale. Lo Spirito Santo è uno dei simboli più forti dell’iconografia cristiana. Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega infatti che senza lo Spirito Santo non si può capire Gesù.

Egli viene nel nostro cuore perché possiamo conoscere Dio, sostiene. Lo Spirito scende su Gesù sotto forma di colomba (nel Giordano), e nel Diluvio universale appare come simbolo della riconciliazione dell’uomo con Dio.

La pecora smarrita

“Siate pastori con l’odore delle pecore”, ha chiesto Papa Francesco nell’omelia della Messa del 28 marzo 2013, pochi giorni dopo la sua elezione. Sulla croce pettorale, il gregge e il buon pastore figurano infatti al centro.

Si tratta del riferimento alla parabola del Vangelo che considera importante recuperare la pecora perduta piuttosto che prendersi cura solo delle 99 rimaste nell’ovile.

Buon Pastore

L’icona biblica del Buon Pastore (Gv 10,11-18) riassume la missione che Gesù ha ricevuto dal Padre: dare la vita per le pecore. Questo atteggiamento è un modello anche per la Chiesa, che accoglie i suoi figli come una madre che dà la vita per loro, sostiene Bergoglio.

Nell’esortazione programmatica del suo pontificato, il Papa spiega che la Chiesa è chiamata ad “essere sempre la casa aperta del Padre” (Evangelii Gaudium n. 47). Niente porte chiuse! I cristiani sono chiamati a imitare il Buon Pastore.

La croce pettorale del Papa è quindi cristiana al 100%. Stiamo ovviamente commentando ciò che è già evidente, ma fa comunque bene ricordare i nostri simboli cristiani più autentici.

Non c’è dubbio che dovrebbe preoccupare quando l’uso della croce non è più archetipo dell’amore incondizionato fino al sacrificio nella realtà del mondo quotidiano.

Questo grande segno d’amore si snatura quando non rappresenta verità, bellezza e fede incarnata nella speranza per gli ultimi e gli sfavoriti, nell’oggi e nell’ora della miseria umana (come Matteo), e potrebbe diventare al contrario un emblema di prestigio, status e ricchezza.

Non dev’essere neanche un sinonimo neutro di gerarchia ecclesiale, come il barocchismo ha fatto con le croci della sua epoca, o che si snaturi come oggetto sacro tra pompa, arte e ornamento che brilla su un petto che nasconde un cuore rigido o blindato alla misericordia.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]