Mettere da parte l’ego e ascoltare una persona con tutto il nostro cuore implica la volontà non solo di concentrarsi su chi si è già guadagnato il nostro rispetto, ma anche di mantenere un atteggiamento generale di apertura. Per questo motivo, ogni volta che bisogna decidere qualcosa di importante Benedetto istruisce i suoi monaci: “L’abate convocherà tutta la comunità (…). E abbiamo detto intenzionalmente che siano tutti convocati a consiglio, perché molte volte il Signore rivela al più giovane ciò che è meglio”.
Non giudicate la fonte. Benedetto arriva anche a raccomandare di dare ascolto agli sconosciuti quando dice che se un visitatore “rivolge qualche critica o indicazione ragionevole con umile carità, l’abate mediti prudentemente se il Signore non lo avrà inviato proprio per quello”.
È un ottimo consiglio per un tipo come me, che ha davvero bisogno di ascoltare con più attenzione e di allontanarsi dalle distrazioni della vita per usare meglio il cuore nel discernimento del prossimo passo da compiere.
È un ottimo consiglio anche per la nostra società in generale, visto che partecipiamo sempre più al dibattito pubblico su questioni polemiche. Non sarebbe splendido se tutti smettessimo di parlare gli uni sugli altri e ci fermassimo davvero ad ascoltare? Chissà quali menti cambierebbero o quali consensi si raggiungerebbero, ma anche se non ci fossero risultati pratici immediati ci sarà sempre la consapevolezza di essersi ascoltati a vicenda davvero, forse per la prima volta.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]