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Che differenza c’è tra un vescovo e un cardinale?

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Valentin Fontan-Moret - pubblicato il 27/09/17

Le due figure sono particolarmente importanti e meritano di essere distinte

Nella Chiesa, il vescovo è il successore degli apostoli che si pone alla guida di una circoscrizione territoriale denominata diocesi per garantirne la supervisione. I vescovi, incaricati della direzione pastorale della Chiesa cattolica nell’insieme di questi territori, sono dunque lo scheletro della Chiesa nella sua funzione apostolica. L’episcopato è un incarico al servizio della Chiesa assegnato a una località particolare e ottenuto dopo la consacrazione episcopale, durante la quale il sacerdote ordinato riceve la pienezza del sacramento dell’ordine.

Non tutti gli oltre 5.000 vescovi cattolici vengono tuttavia “formati” cardinali. Il titolo di cardinale, anche se in principio – salvo dispensa concessa dal Papa – è riservato ai vescovi, indica una funzione molto diversa da quella dell’episcopato.

Riuniti nel Collegio Cardinalizio, prima chiamato Sacro Collegio, hanno la funzione di assistere il Papa nel governo della Chiesa universale, e i cardinali con meno di 80 anni possono partecipare alla sua elezione in caso di sede vacante. Il Collegio si riunisce durante il conclave per procedere all’elezione, o nei concistori per consigliare il Pontefice riguardo a una sua decisione.

I cardinali sono quindi le figure gerarchiche più importanti della Chiesa cattolica, e attualmente sono 228. “L’elevazione alla porpora cardinalizia”, come si indica a volte la nomina di un cardinale da parte del Papa, non è un sacramento diverso dalla consacrazione episcopale.

Anche se tutti i cardinali sono in principio vescovi, non tutti i vescovi sono cardinali, e le due funzioni si distinguono per vari attributi. Il colore dei cardinali è il rosso, mentre quello dei vescovi è il viola, e i primi vengono chiamati “Eminenza” mentre i secondi sono spesso chiamati “Monsignore” e a volte “Eccellenza”.

La funzione del cardinale è intimamente legata al funzionamento della Chiesa romana e all’entourage del Papa, mentre quella del vescovo è orientata alla vita pastorale di una diocesi particolare tra quelle del mondo. I membri della Curia romana, titolari dei dicasteri che costituiscono una specie di governo intorno al Sovrano Pontefice, vengono eletti tra i cardinali.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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