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4 salmi che tutti dovrebbero memorizzare

mani giunte in preghiera

© DR

Philip Kosloski - pubblicato il 26/09/17

I salmi sono preghiere potenti, e spesso esprimono i desideri più profondi del nostro cuore

Uno dei libri più amati e pii della Bibbia è il Salterio (il libro dei Salmi), secondo la tradizione composto dalle preghiere personali del re Davide.

In genere si dice che Davide abbia scritti molti salmi (ma probabilmente non tutti), e queste poesie-preghiere rivelano una vita interiore piena di dolore, dubbio, speranza, lotta e gioia, con una tale ricchezza che migliaia di anni dopo restano un riflesso perfetto della condizione umana. Non importa cosa si abbia bisogno di esprimere nella preghiera, come si suol dire “c’è un salmo per tutto”.

I salmi sono la base della Liturgia delle Ore (o Ufficio Divino), che la Chiesa incoraggia tutti i cristiani a imparare e a praticare il più possibile, per il bene del mondo e l’arricchimento del loro rapporto personale con Dio.




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Per secoli, monaci e suore hanno memorizzato i salmi, soprattutto perché i libri non erano facili da produrre o da trovare. In particolare, i salmi del Mattutino e della Compieta venivano affidati alla memoria per ridurre la necessità di candele e fuoco. Ogni giorno clero, religiosi e molti laici recitano ancora l’ufficio, o una sua parte.

La Chiesa raccomanda ancora di memorizzare certi salmi per usarli nella preghiera, soprattutto nei periodi di prova o di gioia. Queste preghiere sono un mezzo particolarmente potente per toccare le profondità del cuore ed esprimere desideri ed emozioni al di là della nostra capacità di articolarli.

Ecco quattro salmi che la Chiesa ci incoraggia a imparare a memoria:

Iniziate con il salmo più breve, il #117 (Laudate Dominum)

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode,

perché forte è il suo amore per noi

e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Salmo 130 (De Profundis)

Dal profondo a te grido, o Signore;

Signore, ascolta la mia voce.

Siano i tuoi orecchi attenti

alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi ti può resistere?

Ma con te è il perdono:

così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.

Spera l’anima mia,

attendo la sua parola.

L’anima mia è rivolta al Signore

più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle l’aurora,

Israele attenda il Signore,

perché con il Signore è la misericordia

e grande è con lui la redenzione.

Egli redimerà Israele

da tutte le sue colpe.

Salmo 51 (Miserere)

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;

nella tua grande misericordia

cancella la mia iniquità.

Lavami tutto dalla mia colpa,

dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato,

quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto:

così sei giusto nella tua sentenza,

sei retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa io sono nato,

nel peccato mi ha concepito mia madre.

Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo,

nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.

Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;

lavami e sarò più bianco della neve.

Fammi sentire gioia e letizia:

esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati,

cancella tutte le mie colpe.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,

rinnova in me uno spirito saldo.

Non scacciarmi dalla tua presenza

e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,

sostienimi con uno spirito generoso.

Insegnerò ai ribelli le tue vie

e i peccatori a te ritorneranno.

Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:

la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra

e la mia bocca proclami la tua lode.

Tu non gradisci il sacrificio;

se offro olocausti, tu non li accetti.

Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;

un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Nella tua bontà fa’ grazia a Sion,

ricostruisci le mura di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici legittimi,

l’olocausto e l’intera oblazione;

allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

Salmo 23 (Dominus regit me)

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia,

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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