È importante farsi un’idea giusta della persona con cui desideriamo passare il resto della nostra vita… Rispondete a queste nove domande per rischiarare il vostro cuore e la vostra ragione!
Il numero crescente di coppie che scelgono di divorziare piuttosto che lottare per salvare la loro relazione è sempre allarmante. Alle volte è stupefacente vedere che anche le coppie di età matura passano più tempo a organizzare il loro matrimonio che a restare sposati. Sarebbe quindi interessante porre a suddette coppie la seguente domanda: «Quando una finestra di casa vostra si rompe la riparate o traslocate?».
Uno potrebbe scordarselo, eppure esistono tante cose che possono essere fatte per salvare un matrimonio. Tutto quello di cui avete bisogno, anzitutto, è la volontà di effettuare i cambiamenti necessari… e molta forza per perseverare.
Si dice che non c’è scuola che ci insegni a essere marito e moglie, e su questo mi trovo abbastanza d’accordo… ma non del tutto. La nostra prima scuola, e la più importante, dovrebbe essere l’esempio che ci offrono i nostri genitori. Il grosso problema è che quelli che dovrebbero essere il modello ideale raramente lo sono. Preferiscono spesso mollare, e mostrano ai loro figli che il divorzio è un’opzione tutto sommato accettabile. Attenzione, non si tratta di essere coniugi perfetti – sarebbe impossibile! – ma si può comunque essere modelli quando si tratta di superare i momenti difficili e uscire vittoriosi dalla crisi.
Imparate a leggere i segni fin dal principio di una relazione
C’è un certo numero di dettagli fondamentali che afferiscono al buonsenso e che bisogna prendere in considerazione nel momento in cui si sceglie il proprio partner, soprattutto se si sta pensando di convolarvi a nozze prima o poi. È la ragione per cui insisto tanto sul fatto che, quando ci prendiamo un simile impegno per la vita, dobbiamo avere il cuore aperto, pronto a dare tutto, ma dobbiamo pure tenere gli occhi spalancati. Anche quando si compra una macchina si fanno delle prove, si considerano i motori, le caratteristiche… A maggior ragione è quindi essenziale fare tante più prove quando si tratta di scegliere la persona con la quale ci si va a sposare, e che ci accompagnerà sulla via della santità attraverso il matrimonio.
I due coniugi devono scoprire i dettagli importanti che permetteranno loro di sapere se hanno “il necessario” per camminare insieme su questa strada. Ecco a cosa serve frequentarsi prima: a vedere se si condividono le medesime idee e, ove fosse il caso, a fare i necessari cambiamenti con tanta buona volontà, e questo mentre si resta ancora liberi. E se durante la fase della seduzione le due persone si rendono conto che la relazione non funzionerà sulla lunga durata, tanto meglio porvi fine prima che non cominci per davvero, anche se c’è tanto amore.
Siate capaci di superare la fase delle farfalle nella pancia
Prima di sposarvi, sappiate che la fase di entusiasmo dura circa 18 mesi, e che le farfalle nello stomaco, l’adrenalina e l’euforia vanno a scemare rapidamente in concomitanza. Invece di rattristarcene dovremmo rallegrarcene, perché se arriviamo a superare questa tappa possiamo già essere quasi sicuri che il nostro amore sia un atto di volontà, un atto cosciente.
Pensate alla persona che amate oggi, ponetevi queste domande magiche e rispondete onestamente: è la persona con cui voglio passare il resto della mia vita? Posso rendere felice questa persona? Prima di sposarvi, cercate di essere molto pratici e oggettivi per prendere delle decisioni intelligenti, riflettendo più con la testa e meno col cuore, perché dopo non potrete dire che nessuno vi aveva avvertiti. Guardate quindi le domande seguenti con gli occhi ben aperti, e prendete la risoluzione migliore.
1. Come questa persona tratta i suoi genitori e gli altri
Questo punto è cruciale perché il modo in cui tratta i suoi genitori è un indicatore del modo in cui vi tratterà: un uomo che ama e rispetta sua madre, che le parla e la tratta con una considerazione assoluta, sarà con ogni probabilità un marito eccellente, perché generalmente se un uomo è un buon figlio sarà un buon marito. Se tratta sua madre o suo padre in modo irrispettoso e insolente, mettetelo in conto: vi tratterà sicuramente peggio.
2. Che tipo di rapporto hanno i suoi genitori?
Anche questo punto è fondamentale, perché il mondo in cui i bambini vedono interagire i loro genitori rifletterà la maniera con cui essi stessi tratteranno il loro coniuge. La relazione tra i loro genitori è il loro punto di riferimento. Se c’è una mancanza di rispetto tra marito e moglie, questo schema si ripeterà probabilmente nel matrimonio nei figli, perché questo è ciò che avranno osservato. Se i genitori hanno dato prova di molto amore, di rispetto e di cordialità, allora spesso i bambini adotteranno il medesimo comportamento nella loro coppia. Certamente esistono eccezioni alla regola…
3. Come veniva espressi in casa l’amore e il rispetto?
Se i genitori mostravano il loro amore gridando, aspettatevi delle grida. Vi mostrerà certamente il suo amore allo stesso modo in cui i suoi genitori si mostrano il loro. Sfortunatamente, in numerose famiglie i genitori non mostravano il loro amore nella migliore maniera possibile, e talvolta potevano esserci anche maltrattamenti o altre disfunzioni. Quando si è bambini, non si capisce bene quello che succede. Noi crediamo che l’amore di papà e mamma sia incondizionato, e se il loro amore si accompagna a schiaffi e botte, allora il bambino può presupporre che l’amore sia fatto così.
4. Quali valori e virtù guidano la vostra vita di coppia?
I suoi valori sono in accordo con i vostri? Sono coerenti con i suoi gesti e le sue parole? Quale rispetto mostra verso il dono della vita? Vuole avere bambini? Se sì, quanti? Che pensa della cultura della morte? Che rispetto prova per il matrimonio e la famiglia? Che religione pratica? Qual è la sua relazione con Dio? Crede nella fedeltà? La pratica? Crede nella castità? La pratica? Parlatene insieme.
5. Vita sociale. Conoscete i suoi amici? Vi ci trovate bene?
Che avete in comune con loro, e su quali punti siete differenti?
6. Comprendete e accettate il suo temperamento, il suo carattere e la sua personalità?
Qual è il suo grado di maturità? Come questa persona reagisce di fronte a una crisi? È di umore stabile e costante? È responsabile? Quanti lavori ha svolto negli ultimi anni? È costante nel suo lavoro? È una persona viziata? Collerica? Esigente? Attenzione, se la risposta è sì questo è solo il principio. È un ragazzo viziato e/o che non fa niente senza il permesso della mamma? Lavora e sovviene ai suoi bisogni o sono i genitori a mantenerlo? Aiuta i suoi genitori, finanziariamente ed emotivamente?
7. Quali regole segue e quali abitudini ha il vostro futuro coniuge?
Per esempio: «Penso io ai tuoi bisogni, tu pensi ai miei o ci aiutiamo a vicenda». È aperto al dialogo per trovare un accordo quanto a chi fa “cosa” in casa? Chi lavora, chi si incarica della casa? Si lavorerà in due o in uno soltanto? A tavola si comporta bene? Va abitualmente a messa, o comunque pratica abitualmente la sua religione? Una volta sposati, prevede di uscire con gli amici per andare al bar e di fare quello che faceva da scapolo? Come gestisce le sue finanze? È generoso o avaro?
8. Qual è il suo livello in fatto di istruzione e cultura?
E con questo intendo: come è stato cresciuto? Com’erano i suoi genitori? Quali sono i loro argomenti di conversazione? Questa persona ama le serie tv o preferisce andare nei musei? L’istruzione era una priorità? Si dice che quando ci si sposa non ci si sposa con la famiglia. Falso! Ci si sposa con la famiglia, e per tutta la vita! Ecco perché è basilare riflettere il più oggettivamente possibile su questi argomenti, perché non siamo migliori o peggiori di altri, siamo semplicemente stati cresciuti in modi diversi. Qual è l’ambiente in cui volete che i vostri futuri figli e voi stessi possiate crescere, vivere ed evolvervi?
9. Obiettivi nella vita. Qual è la sua aspirazione?
Ha degli obiettivi ambiziosi o delle grandi aspirazioni? Si ingegna per conseguire i suoi obiettivi oppure è un sognatore che non muove una paglia per cambiare effettivamente le cose?
Il matrimonio dev’essere un legame permanente, una delle decisioni più importanti della vostra vita. Vale la pena di buttare un colpo d’occhio a queste domande e di domandarsi se ci si sente confortati nella fiducia o se ci sono segni premonitori che consigliano di rallentare e riflettere. Il matrimonio è un dono di sé totale, ma bisogna tenere gli occhi spalancati al momento di buttarsi nell’avventura.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]