
Quinto Mistero:
Gesù muore sulla Croce
Preghiera:
Ad essere onesti, Gesù, ricordare la Tua morte non mi riempie immediatamente di speranza. Sei morto! Inchiodato su una croce tra la derisione dei presenti e le donne che piangevano, tutte le Tue energie ormai spese, sei morto. Sembra senza speranza, ma visto che mi inviti sempre a guardare più da vicino guarderò a Te crocifisso e comprenderò che tutto ciò che sto provando, tutte le mie esperienze in questa disavventura, sono state inchiodate con Te sulla croce. Anche Tu eri terrorizzato e ansioso; anche Tu sei stato abbandonato dai Tuoi amici. Anche Tu sei stato disonorato pubblicamente e lasciato alla mercè di un’autorità debole e burocrati indifferenti. Anche Tu Ti sei lasciato andare ai gemiti sotto il peso della situazione; sapevi bene quanto soffriva chi Ti amava; sei stato spogliato ed esposto, umiliato. Nella Tua crocifissione sei con me. Unisco le mie sofferenze alle Tue. Aiutami a morire alla mia paura, al mio dubbio, alle mie domande ristrette, perché attraverso di Te, con Te e in Te possa risorgere di nuovo.
Meditazione:
Morire a se stessi, ai propri progetti, a un’ambizione mondana, richiede grande fiducia. Confida ora. Deponi la tua croce ai piedi della croce di Cristo, svuota le tue mani. Permetti al tuo cuore spaventato di rivelarsi a Lui. Svuotati per poter ricevere ciò che Cristo ha in serbo per te. In questo tipo di morte c’è solo consumazione, e quindi una promessa di gloria futura. “Conosco i progetti che ho per te”, dice il Signore, “progetti di pienezza, non di dolore, per darti un futuro, e una speranza”. Dalla morte di Cristo quel tremendo venerdì è derivata la più dolce delle domeniche. Il tempo è finito con lo squarciarsi del velo e il rotolamento della pietra. Il resto è illusione. Non c’è nulla di cui aver paura.
Adattato da un pezzo dell’autrice pubblicato per la prima volta nel 2010
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]