Il commento al Vangelo di oggi di don Luigi Maria EpicocoIn quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni. (Luca 8, 1-3)
“C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni”. Se l’importanza di qualcosa in un racconto, la si deve misurare dalla quantità di spazio che le si dà all’interno della narrazione, allora hanno ragione quelli che dicono che il Vangelo non parla troppo delle donne, o che in netta percentuale minore rispetto agli uomini. Ma se l’importanza è data dal posto strategico che una cosa ha all’interno di un racconto, dovremmo dire che agli incroci più decisivi non solo del vangelo, ma di tutta la storia della salvezza, c’è sempre una donna decisiva. C’è sempre un palco e un dietro le quinte, ma ciò che fa funzionare uno spettacolo è sempre il dietro le quinte. Il cristianesimo è fatto di un dietro le quinte straordinario che è abitato soprattutto da donne insostituibili. Non è una buona scusa per relegare in seconda fila il ruolo della donna, è invece un ottimo motivo per comprendere che a Dio non piace il palco ma il dietro le quinte. In paradiso ci accorgeremo che il posto più vicino alla Santissima Trinità è occupato da una donna: Maria, il dietro le quinte che ha permesso tutta la nostra salvezza. Perché Dio: “ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”.
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