Il libro e il film spaventano perché il male è una realtà. Come lo è la replica mariana ad essoIl film It uscirà in Italia il 19 ottobre e promette di essere un film horror moderno con i fiocchi. Ed è per questo che non lo vedrò.
Un mio amico mi ha insegnato ad amare i film dell’orrore, e poi a odiarli.
It si basa sul romanzo del 1986 di Stephen King, un libro che ricordo di aver visto sul comodino di mia madre e poi in mano a mio fratello, che mi raccontò quanto fosse spaventosa la storia di quel clown killer. Io guardavo quel volume pieno di timore, troppo spaventato per aprirlo.
Si dice che la miniserie del 1990 di It abbia terrorizzato una generazione, con l’interpretazione di Tim Curry come Pennywise il Clown che si nasconde nelle fogne e chiama le sue vittime dai tubi di scarico.
Quella versione ha aiutato a ispirare la recente valanga di immagini spaventose di clown, che a loro volta hanno aiutato a ispirare il remake del 2017.
Il primo trailer del film, trasmesso il 31 marzo on-line, è stato visionato 197 milioni di volte fino al 1° aprile – un record per il trailer di un film. Hollywood spera che il film porti a un incasso record, dopo un’estate di flop al botteghino.
Il trailer è pieno di immagini davvero terrificanti: una bella scena tra due fratelli diventa minacciosa; un bambino canta una frase strana in un modo così insistente che non si riesce a smettere di pensarci; i bambini che giocano vedono la loro innocenza minacciata da un nemico senza nome.
Ci sono anche molti cliché che ormai non dovrebbero più spaventarci: una casa infestata dagli spiriti, una macchina che non si spegne, una figura che sbuca fuori dall’ombra…
Ma tutto funziona comunque. Perché?
Un mio amico mi ha convinto a dare una possibilità ai film dell’orrore dopo un’infanzia in cui ero troppo spaventato per guardarli. Abbiamo visto, tra gli altri Haunting in Connecticut, The Unborn, The Blair Witch Project e Let the Right One In.
Mi sono piaciuti come mi piacciono le montagne russe, e li ho apprezzati nel modo in cui apprezzo le favole. Le montagne russe ti convincono per un secondo che stai per morire, e poi ti danno una scarica di adrenalina quando non succede. Le favole ti mettono davanti alle tue paure e poi le eliminano.
I film dell’orrore hanno fatto tutto questo per noi. Fino a quando il mio amico ha iniziato ad aiutare un esorcista nella sua diocesi. Pregare con le famiglie e assistere agli esorcismi lo ha aiutato a scoprire qualcos’altro su questi film: sono terrificanti perché sono veri.
Ci sono film in cui la gente scopre di aver invitato in qualche modo nella propria vita qualcosa di spietato, crudele e implacabile. Proprio come le persone per cui offriva preghiere di liberazione.
Il diavolo ci attacca per far sembrare l’innocenza inutile e la speranza assurda.
Il mio amico amava i film dell’orrore perché erano una finzione emozionante che faceva evadere. Ora non li sopporta perché sono una verità purtroppo inevitabile: c’è tutto un mondo demoniaco di male deciso a deturpare l’immagine di Dio ovunque si possa trovare. Il luogo più ovvio in cui trovarla siamo noi stessi – e il modo tipico per deturparla non è la possessione, ma il peccato.
Sembra idoneo che It sia uscito in America l’8 settembre, festa della Natività di Maria. È il giorno in cui è nata la risposta al diavolo.
Il sacerdote ortodosso Alexander Schememann ha notato una volta quanto sia controculturale la nascita della Theotokos (dal greco Madre di Dio, NdR).
“C’è così tanto male intorno a noi che questa fiducia nell’uomo, nella sua libertà, nella possibilità di trasmettere un’eredità radiosa di bene è quasi evaporata ed è stata sostituita dal cinismo e dal sospetto”, ha affermato. La risposta è “questa nascita di una ragazza nella quale sono concentrate tutta la bontà, la bellezza spirituale, l’armonia e la perfezione che sono elementi dell’autentica natura umana”.
Il film It è spaventoso perché suggerisce che c’è qualcuno che si nasconde nell’oscurità e non si fermerà davanti a nulla pur di distruggerci.
È vero. Esiste.
Ma la Natività della Madonna è potente perché ci assicura che Dio ha inviato suo Figlio attraverso Maria per ripristinare la nostra innocenza, riaffermare la nostra speranza e sopraffare il nostro nemico.
Guardate It se proprio dovete. Ma ricordate: se paragonato a Gesù e Maria, il male non è altro che un patetico clown.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]