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No al machismo! Il Papa condanna la violenza verbale e fisica contro le donne

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Ary Waldir Ramos Díaz - Aleteia Spagnolo - pubblicato il 10/09/17
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Nella festa della natività di Maria, il Pontefice ha ricordato San Giuseppe, uomo rispettoso e delicato che difese la dignità della VerginePapa Francesco ha denunciato che “in questo mondo in cui la violenza psicologica, verbale e fisica nei confronti delle donne è evidente, Giuseppe si presenta come una figura di uomo rispettoso, delicato, che pur non disponendo di tutte le informazioni opta per il buon nome, la dignità e la vita di Maria”.

Lo ha fatto durante la Messa celebrata a Catam questo venerdì 8 settembre, nel terzo giorno della sua visita apostolica in Colombia.

Il Papa si è recato nella città di Villavicencio, e in occasione della festività della natività di Maria ha affermato che nella Sacra Famiglia abbiamo un modello per far sì che non ci siano più machismo e violenza contro le donne.

Villavicencio è stata scelta come tappa dell’itinerario papale perché è stata una delle città più colpite dalla violenza nei 55 anni del conflitto armato in Colombia.

Il Pontefice si è espresso contro il machismo della società, che in Colombia implica una nuova emarginazione delle donne capofamiglia o di quelle maltrattate e vittime del conflitto armato.

In questo contesto, ha presentato Maria come “il primo bagliore che annuncia la fine della notte, e soprattutto la vicinanza del giorno”.

Il Pontefice ha constatato che la “menzione delle donne” nella genealogia di Gesù allude anche al fatto che nelle sue vene scorre sangue chiamato “pagano”, ovvero che la divinità del Messia si incarna nell’umanità dell’epoca e “ricorda storie di differimento e sottomissione”.

“In comunità in cui si perpetuano ancora stili patriarcali e machisti, è bene annunciare che il Vangelo inizia sottolineando le donne che hanno fatto la storia”, ha commentato.

Il Papa ha quindi portato ad esempio la Sacra Famiglia – Gesù, Maria e Giuseppe. In particolare, si è riferito a Giuseppe, “uomo giusto che non ha permesso che l’orgoglio, le passioni e la gelosia lo allontanassero da quella luce”. Gesù “prende decisioni mostrando la sua qualità umana prima di essere aiutato dall’angelo e arrivare a comprendere tutto quello che accadeva intorno a lui”.

“La nobiltà del suo cuore gli fa subordinare alla carità quanto appreso dalla legge”, ha detto Francesco.

“In questo mondo in cui la violenza psicologica, verbale e fisica nei confronti delle donne è evidente, Giuseppe si presenta come una figura di uomo rispettoso, delicato, che pur non disponendo di tutte le informazioni opta per il buon nome, la dignità e la vita di Maria”.

“Nel suo dubbio su come agire al meglio, Dio lo ha aiutato a scegliere illuminando il suo giudizio”.

Maria, ha ricordato il Pontefice, era la luce della sua casa, quella che ha condiviso con Giuseppe e Gesù. Solo il giorno prima, davanti ai vescovi del CELAM, il Pontefice aveva chiesto di porre fine al clericalismo recalcitrante nei confronti delle donne.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]