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La hyperemesis gravidarum, la “malattia di Kate Middleton”

KSIĘŻNA KATE MIDDLETON

James Whatling/EAST NEWS

Elise Lachaume - pubblicato il 05/09/17

Kate Middleton aspetta per la terza volta! Una buona notizia adombrata dal fatto che la Duchessa di Cambridge soffre ancora di hyperemesis gravidarum, una patologia gestazionale i cui principali effetti sono violente nausee e frequenti vomiti.

La patologia scientificamente nota come “hyperemesis gravidarum” – dal greco “hyper”, che significa “in eccesso”, “emesis”, che sta per “vomito” e “gravida”, ovvero “gestante” – è stata resa celebre durante le due gravidanze della duchessa di Cambridge – donde il nome di “malattia di Kate Middleton”. Dopo George nel 2013 e Charlotte nel 2015, il Palazzo di Kensington ha annunciato in un comunicato ufficiale datato 4 settembre 2017 che la giovane è incinta del suo terzo figlio. Sfortunatamente, la moglie del Principe William soffre ancora di hyperemesis gravidarum, e non potrà dunque ottemperare a tutti i suoi impegni.

Read the press release in full ↓ pic.twitter.com/vDTgGD2aGF

— The Prince and Princess of Wales (@KensingtonRoyal) September 4, 2017

Questa notizia è l’occasione di parlare di una malattia ancora tabù in Francia, perché la hyperemesis gravidarum resta sovente mal identificata, e conseguentemente mal curata. Portiamo l’attenzione su questi attacchi di vomito irrefrenabili che distruggono alcune donne incinte.

Definizione di hyperemesis gravidarum

Si tratta di una patologia la cui causa è tuttora sconosciuta: riguarda meno del 2% delle donne incinte. Gli effetti variano da donna a donna, come pure la loro intensità: nausee violente da mattina a sera,attacchi di vomito molto frequenti (da 5 a 20 al giorno) che causano spesso un’incapacità totale di nutrirsi e idratarsi.

A questo si aggiungono dolori addominali, mal di testa, un immenso senso di fatica (astenia), disturbi del sonno… Il tutto incide enormemente sul morale anche della più agguerrita delle future mamme. All’improvviso non si può più neanche parlare di svolgere la più banale delle faccende domestiche: farsi la doccia è un’impresa, occuparsi degli altri figli un calvario.

L’incubo non conosce sosta, il tempo sembra estendersi all’infinito. Lucie, madre di due bambini di 5 e 3 anni, è desolata: «Sono privata dei miei bambini e loro di me. Anche leggere una storia diventa un tour de force!». Per Claire, il cui primogenito non ha ancora 2 anni, è stato giocoforza chiamare aiuto: «Con un bambino piccolo non so come farei, senza la mia famiglia, che ha fatto i turni per aiutarmi nell’arco di tre mesi…».




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Soffrendo di hyperemesis gravidarum, i rischi fisici per la madre sono legati alla perdita di peso e alla disidratazione risultante dalle crisi di vomito. Fortunatamente il bambino, nella maggior parte dei casi, viene risparmiato, visto che “risucchia” ciò di cui ha bisogno per formarsi.

Medici poco convinti dalla hyperemesis gravidarum

Se parliamo di una patologia spesso benigna, che scompare generalmente all’inizio del secondo trimestre, un’ospedalizzazione è talvolta prospettabile quando la malattia si prolunga indefinitamente, lasciando la madre troppo indebolita. La maggior parte delle testimonianze delle donne che l’hanno vissuta converge: è un brutto momento. L’incomprensione medica è all’ordine del giorno, i pregiudizi sono una marea. Una mamma si ricorda:

Quando mi hanno ammessa all’ospedale avevo perso 6 chili, ne pesavo 44. Ero disidratata e al limite dell’incoscienza. L’infermiera dmi ha detto: «Visto il suo stato, si direbbe che la sorte del bambino le sia indifferente!». Mio marito e io aspettavamo quella gravidanza da cinque anni…

Per Florence fu un calvario:

Ero in una camera oscura, avevo diritto a un’ora di visita quotidiana di mio marito. Il medico ha insinuato che io non osassi chiedere l’aborto, ma che lo volessi.

Seguì un esame psicologico la cui conclusione era, invariabilmente: il male non è nella testa, bensì nel corpo della mamma.

A questo stadio, la paziente viene viene intubata e messa sotto flebo per la nutrizione e l’idratazione, e le si pratica un trattamento antiemetico: spesso un trattamento pesante.

L’odansetron (Zofran ®) è stato utilizzato con successo in oncologia, contro le crisi di vomito. Si può ricorrevi quando gli antiemetici di primo uso non hanno fatto effetto e quando i sintomi sono gravi,

spiega la dottoressa Nicole Bürki, primario di maternità di Liestal, in Svizzera.

La medicina tocca qui i suoi limiti, perché sono rari i medicinali potenti e inoffensivi per i feti. La cosa più triste: alcune madri, colpite da hyperemesis gravidarum, disperate per il sentirsi deperire, finiscono col rassegnarsi all’aborto. A causa della mancanza degli studi sull’argomento, mancano le cifre, in Francia, ma nel Regno Unito il 10% delle donne che soffrono del male arrivano a questa opzione estrema. Non ci si può impedire di pensare che quei bambini avrebbero dovuto vedere la luce, che la scienza avrebbe dovuto trovare un rimedio – considerando da quanto tempo esiste il problema.

Non ci sono rimedi miracolosi, ma qualche trucchetto sì

Le misure pre-mediche per lottare contro la hyperemesis gravidarum: mangiare piccole porzioni di cibo frazionando i pasti, consumare dello zenzero, bere in piccole quantità per tutto il corso della giornata, non alzarsi a digiuno… si rivelano spesso insufficienti, per non dire totalmente inefficaci. Dal lato dei trattamenti medici, in Francia si è messi abbastanza male: poca scelta e, per alcuni, non c’è statistica sufficiente per verificare l’innocuità o la reale efficacia del trattamento.

Il CRAT (Centre de Référence des Agents Tératogènes) recensisce ciononostante un antistaminico H1, il Donormyl ®, la cui molecola è la doxylamina, inoffensiva per il piccolo ed efficace contro il vomito irrefrenabile. Il dottor Emmanuel Masot, medico generalista al XX arrondissement di Parigi, sottolinea:

In Canada, come in tanti altri Paesi, è l’antiemetico per donna incinta fisso da più di 25 anni, ma in Francia non gode dell’autorizzazione che la metterebbe sul mercato per questa indicazione. Qui lo utilizziamo unicamente come un leggero sonnifero. Quest’assenza di AMM è, senza dubbio, tra le altre cose, all’origine di una cattiva conoscenza di questa medicina da parte dei medici generalisti, mentre è il farmaco più efficace e meglio valutato per alleviare le pazienti colpite da hyperemesis.

Comunque il prezioso rimedio, molto efficace per numerose donne e il cui principale effetto indesiderato è una leggera sonnolenza, si trova in farmacia a prezzo modico e senza ricetta. Attenzione, non vogliamo qui incentivare l’auto-medicazione: il parere di un professionista va sempre consultato!

La dottoressa Marlena Fejzo, professoressa assistente in ostetricia e ginecologia all’Università di California a Los Angeles, ha pesantemente sofferto di hyperemesis gravidarum, che negli USA manda all’ospedale 285mila donne l’anno. La dottoressa constata:

È il secondo motivo di ospedalizzazione durante la gravidanza, ma non viene considerato un problema grave.

Scommettiamo che, se fossero gli uomini a ritrovarsi “incinti”, una cura esisterebbe da un pezzo?




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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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