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Non si tuffa per rispettare un minuto di silenzio: “Certe cose non valgono tutto l’oro del mondo”

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Silvia Lucchetti - Aleteia Italia - pubblicato il 21/08/17

Ai Mondiali Masters lo spagnolo Fernando Alvarez non si tuffa e rispetta da solo un minuto di silenzio per le vittime di Barcellona

Fernando Alvarez è rimasto al suo posto, in piedi in silenzio ai blocchi di partenza mentre i suoi compagni di gara si tuffavano per cominciare la competizione dei 200 stile rana. Lui non si è mosso e ha vegliato da solo per i morti dell’attentato di Barcellona, perché quando una cosa è giusta e il cuore te lo dice non c’è bisogno di avere l’appoggio, il permesso o la compagnia di altri.

Il gesto ha emozionato il web perché compiuto in totale autonomia durante una gara importante non quanto però il piangere i morti, ricordare le loro vite spezzate dall’ennesimo attentato terroristico al cuore dell’Europa.

L’episodio è avvenuto ai Mondiali Masters di Budapest aperto ad atleti con età uguale o superiore ai 25 anni. Il comitato organizzatore ha rifiutato di eseguire il minuto di silenzio in memoria delle vittime delle Ramblas, richiesto dal nuotatore spagnolo Fernando Alvarez, per motivi organizzativi. Ma lui ha deciso di commemorare i morti comunque, perché “certe cose non valgono tutto l’oro del mondo” ha detto.

“Non c’è tempo” è una frase senza senso in situazioni come questa. E infatti il nuotatore quel minuto se l’è preso da solo, il suo personale minuto di silenzio, la gara può aspettare.


BARCELONA ATTACK

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Queste le sue parole rilasciate al quotidiano El Español, riprese da Eurosport:

“Avevo già nuotato venerdì nei 100m, poi i fatti di Barcellona hanno sconvolto un po’ tutti e così venerdì ho deciso di mandare una mail al presidente visto che ne avevo ricevuta una da loro per partecipare alla festa di chiusura. Non ho ricevuto risposta. Così, prima della gara dei 200m, sono andato a parlare ancora con la direzione, ma mi han detto che non potevano farci nulla perché non si poteva perdere nemmeno un minuto visto lo schedule già prefissato della giornata. I fatti di Barcellona hanno colpito tutti, non solo noi spagnoli e credo sarebbe stato un buon gesto. E così quel minuto me lo sono preso comunque, fermo sul blocco mentre tutti si tuffavano. Non mi importa comunque, mi sento molto meglio così anche perché certe cose non valgono tutto l’oro del mondo…”.

Affermazioni forti, decise, ma senza ombra di polemica, senza acredine.

Caro Fernando, la medaglia al valore l’hai vinta tu!

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