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I cattolici adorano le statue?

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Mercy McNab

Philip Kosloski - pubblicato il 28/07/17

Dio non ha forse detto: “Non fatevi idoli né immagini”?

Quando si entra in una chiesa cattolica, tra le opere d’arte più tipiche ci sono le statue. Ad alcuni sembra una contraddizione con la Parola di Dio: “Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio” (Levitico 19, 4).

E tuttavia i cattolici insistono a decorare le loro chiese con molte statue. Perché? Va contro tutto quello che Dio ha detto nella Bibbia?

La questione è stata oggetto di controversie nella Chiesa delle origini, richiedendo un concilio quando alcuni nella Chiesa hanno cercato di distruggere tutte le immagini (non solo le statue), credendo che ogni immagine di Dio fosse contraria alle leggi divine e una forma di idolatria.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica spiega tuttavia che “fin dall’Antico Testamento, Dio ha ordinato o permesso di fare immagini che simbolicamente conducessero alla salvezza operata dal Verbo incarnato: così il serpente di rame, l’arca dell’Alleanza e i cherubini” (CCC, n. 2130).

“Fondandosi sul mistero del Verbo incarnato, il settimo Concilio ecumenico, a Nicea (nel 787), ha giustificato, contro gli iconoclasti, il culto delle icone: quelle di Cristo, ma anche quelle della Madre di Dio, degli angeli e di tutti i santi. Incarnandosi, il Figlio di Dio ha inaugurato una nuova ‘economia’ delle immagini” (CCC, n. 2131). Da allora la Chiesa ha insegnato che “il culto cristiano delle immagini non è contrario al primo comandamento che proscrive gli idoli. In effetti, ‘l’onore reso ad un’immagine appartiene a chi vi è rappresentato’, e ‘chi venera l’immagine, venera la realtà di chi in essa è riprodotto’. L’onore tributato alle sacre immagini è una ‘venerazione rispettosa’, non un’adorazione che conviene solo a Dio” (CCC, n. 2132).

La differenza principale tra i pagani che adorano gli idoli e i cristiani che venerano le statue risiede nell’intenzione della persona. I cristiani che pregano davanti alle statue lo fanno per onorare Dio o i santi, pregando la persona “dietro” l’immagine piuttosto che l’immagine in sé. Un cristiano non è legato alla statua. Se la statua viene distrutta, la fede del cristiano non vacilla né viene meno. La statua è semplicemente una rappresentazione di Dio (o di un santo), ed è un oggetto materiale.

Un pagano, invece, è legato alla statua e crede che Dio sia all’interno di quell’immagine particolare. Adora la statua credendo che abbia un grande potere. Distruggere un’immagine simile in una religione pagana è una delle offese più gravi.

Come ha sottolineato il Catechismo, i cristiani non “adorano” le statue, ma le “venerano”. L’adorazione è riservata solo a Dio. Se qualcuno dovesse pregare la statua in sé o adorarla commetterebbe idolatria, ma non è quello che la Chiesa cattolica dice ai suoi membri di fare. La Chiesa insegna ai cristiani a venerare le statue, riconoscendo che indicano una realtà spirituale nascosta non legata alla rappresentazione.

Un altro modo di dirlo è che le statue sono promemoria santi di vari santi e di Dio. Ci ricordano le cose celesti e puntano la nostra anima verso la Trinità. Le statue sono strumenti da usare nella vita spirituale, e non fini in se stessi.

E allora, anche se può sembrare che i cattolici adorino le statue non è così. Usano le statue, nel modo permesso da Dio, come immagini che indicano simbolicamente la salvezza portata dal Verbo incarnato.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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