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L’amore di Ginevra per papà Francesco Nuti. «Da ora in avanti ti accudisco io»

Francesco Nuti

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 27/07/17

Una scelta di vita coraggiosa per la figlia, appena diventata maggiorenne, dopo che il padre attore è diventato disabile

Una bella storia che viene da Roma. I protagonisti sono un famoso attore e regista italiano e sua figlia appena divenuta maggiorenne.

«Nessuno meglio di me può prendersene cura». Così Ginevra Nuti, l’unica figlia dell’attore e regista Francesco Nuti, annuncia di voler essere l’unica tutrice di suo padre, disabile da undici anni in seguito a una brutta caduta dalle scale di casa che lo lasciò in coma per quattro mesi.

I MALTRATTAMENTI DELLA BADANTE

«Ora posso farlo perché sono maggiorenne» spiega Ginevra nella sua prima intervista rilasciata in esclusiva al settimanale Chi (in edicola da mercoledì 26 luglio). «All’epoca io avevo solo sette anni, sono cresciuta con la mamma, tra Milano e Roma – prosegue – ora papà è stato ricoverato in un centro privato a Roma e posso vederlo più spesso. Fosse venuto prima, tante cose non sarebbero successe, e penso anche alla vicenda dei maltrattamenti da parte del badante» (Corriere della Sera, 26 luglio).

Tuttavia, l’accusa era basata sulla testimonianza di Nuti, non considerato attendibile. Quindi il caso è stato archiviato (www.gossipetv.com, 26 luglio).

“CI PARLIAMO CON GLI OCCHI”

«Piano piano sta migliorando, anche se non è nulla di eclatante: sono piccole cose che solo una persona dentro questa situazione può capire e apprezzare», racconta Ginevra, che sogna di fare la cantante. «Prima papà con la sinistra riusciva a scrivere e a disegnare. Ora non più. Ma ci siamo sempre parlati con gli occhi», aggiunge la figlia dell’attore e regista toscano.

“SONO SOLO CAMBIATI GLI APPROCCI”

Per Ginevra la caduta dalle scale di suo padre è stata un vero trauma. «Quando avvenne la disgrazia – ricorda Ginevra – mia madre mi preparò. Mi disse che papà aveva battuto la testa e che era un po’ cambiato. Ma quando lo rividi per me era sempre papà. Grazie a mia mamma il nostro rapporto non si è mai interrotto. Sono solo cambiati gli approcci, il modo di comunicare» (La Repubblica, 26 luglio).




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