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La loro bimba neonata è morta per un bacio. Ascoltateli

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Di Odua Images|Shutterstock

Cerith Gardiner - pubblicato il 27/07/17

Quando un amico o un familiare ha appena avuto un bambino, il primo istinto è quello di ringraziare Dio, e quello successivo è precipitarsi in ospedale per riempire di baci mamma, papà e neonato. Dimentichiamo, però, quanto i neonati siano fragili e soggetti ai germi, dopo essere stati protetti per mesi nel grembo materno.

Qualche giorno fa, la morte di una bambina di 18 giorni, Mariana Sifrit, per un semplice bacio ha ricordato a tutti noi cosa può accadere quando permettiamo alle nostre emozioni di prevalere sul buonsenso e le precauzioni.

Quando Mariana è nata, il 1° luglio, i suoi genitori, Nicole e Shane, guardavano pieni di speranza a un futuro splendido come famiglia. Si sono sposati sei giorni dopo, ma durante la celebrazione non sono riusciti a svegliare Mariana e la piccola rifiutava il latte. Ansiosi, i genitori si sono precipitati al Blank Children’s Hospital di Des Moines (Iowa, Stati Uniti), dove è stato detto loro che la loro bimba aveva contratto la meningite come risultato dell’HSV-1, detto più comunemente virus dell’herpes.

I medici hanno spiegato ai genitori, entrambi risultati negativi al virus, che Mariana lo aveva probabilmente contratto dopo che un visitatore glielo aveva trasmesso con un bacio, un semplice gesto d’amore. I sanitari hanno affermato che questa persona non doveva avere necessariamente un herpes conclamato, ma poteva anche essere semplicemente portatrice del virus. Come ha spiegato la mamma, “la toccano e lei si tocca la bocca con la mano”, e questo basta per trasmettere il virus.

Una volta effettuata la diagnosi, Mariana è stata trasferita immediatamente nell’unità di terapia intensiva neonatale. “Nell’arco di due ore aveva smesso di respirare e tutti i suoi organi avevano iniziato a non funzionare più”, ha riferito il papà. Quella che avrebbe dovuto essere una giornata felice è diventata un giorno in cui Mariana lottava per la vita.

La mamma Nicole ha postato degli aggiornamenti sul suo account di Facebook, ringraziando anche il marito: “Un grande grazie al mio splendido marito, che non si è allontanato da me dal 30 giugno, quando mi hanno indotto il parto. Dio sapeva sicuramente cosa stava facendo quando ti ha mandato da me”.

Purtroppo, nonostante il suo spirito combattivo e la dedizione dei medici che si prendevano cura di lei, Mariana è morta 11 giorni dopo, il 18 luglio. La mamma ha scritto su Facebook:

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Nicole Sifrit / Facebook

Nicole ha anche un messaggio per gli altri neogenitori: “Tenete i vostri bambini isolati. Non permettete a nessuno di far loro visita e assicuratevi che chi viene si lavi sempre le mani. Non lasciate che la gente baci i vostri bambini e assicuratevi che chiedano il permesso prima di prenderli in braccio”.

È difficile. Nessuno vuole offendere un visitatore ben intenzionato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), più di 3,7 miliardi della popolazione mondiale sono affetti dal virus HSV-1, e molte persone non hanno sintomi di questa malattia altamente contagiosa. Solo in America, l’OMS stima che tra il 40 e il 50% della popolazione abbia il virus, anche se secondo altre fonti sarebbe addirittura l’80%, il che comporta un rischio potenziale enorme per qualsiasi neonato.

Sandra Beltran, esperta di malattie infettive pediatriche presso l’Associazione Colombiana per le Malattie Contagiose, ha spiegato che “baciare sulle labbra è un modo fondamentale di trasmissione delle malattie”, e che il debole sistema immunitario di un neonato, ma anche di un bambino più grande, fa sì che sia necessario evitare di baciarli direttamente sulla bocca.

Mariana non è la prima bambina a morire per questo motivo. Nel 2009, una mamma ha trasmesso il virus al suo bambino, morto ad appena 11 giorni, e purtroppo esistono anche altre storie dello stesso genere.

E allora, familiari e amici, tenete conto che per quanto vorremmo mangiare di baci e di abbracci i neonati è nostro dovere fare attenzione. E voi, neogenitori, non sentitevi in imbarazzo a trasmettere questo messaggio a tutti coloro che vogliono farvi visita, capiranno.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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