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Perché la Spianata delle Moschee è un luogo così sacro e importante per i musulmani?

JERUSALEM MOSQUEE

Lazhar Neftien CC

Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 26/07/17

Qui avvenne, secondo il Corano, l'Ascensione al cielo di Maometto. Ed è al centro delle tensioni perché "contesa" con ebrei e cattolici

Israele ha cominciato a rimuovere, durante la notte, i metal detector introdotti a Gerusalemme, all’ingresso della Spianata delle Moschee, il 14 luglio scorso, dopo un attentato nel quale sono morti due poliziotti israeliani.

La decisione aveva provocato un intensificarsi di tensioni e violenze in tutto il Medio Oriente e anche un attacco all’ambasciata israeliana ad Amman nel quale sono rimasti uccisi due giordani e un israeliano è stato ferito in modo grave. La Spianata delle Moschee è, infatti, il terzo luogo sacro per importanza ai musulmani dopo La Mecca e Medina in Arabia Saudita.

La decisione di rimuovere i metal detector è stata annunciata dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo un’intensa mobilitazione diplomatica internazionale, per impedire un aggravamento della crisi (Avvenire, 24 luglio).

CHI CONTROLLA LA SPIANATA

Il controllo dell’accesso alla Spianata è in mano alle autorità israeliane dalla fine della Guerra dei sei giorni, nel 1967.

Ma gli ebrei possono pregare solo nella zona lungo il Muro del pianto, raggiungibile tramite un ingresso separato.

Precisamente, a decidere chi può entrarci e pregare all’interno del suo perimetro sono i custodi musulmani della Spianata, appartenenti al Waqf di Gerusalemme, una fondazione religiosa controllata dalla Giordania: è così sempre dalla fine della Guerra dei sei giorni, durante la quale, prima della vittoria di Israele, era stata la Giordania a controllare la parte di Gerusalemme dove si trova la Spianata.

Il Waqf si era espresso contro la decisione di Israele di installare i metal detector all’ingresso della Spianata, dicendo che sono stati un modo per aumentare il proprio potere sul complesso (Il Post, 23 luglio).

MUSULMANI INSODDISFATTI

Il fatto è che la Spianata delle moschee è un importantissimo luogo sacro sia per i musulmani che per gli ebrei e i cambiamenti nello status quo con cui è gestita – come detto l’accesso alla Spianata è gestito dalle autorità israeliane, che si occupano anche della sicurezza, ma solo i musulmani ci possono pregare – sono percepiti come qualcosa di molto grave dai palestinesi.

Basti pensare che la riconquista della Spianata delle moschee viene spesso citata come una priorità dai gruppi palestinesi radicali ed è per questo motivo che una delle milizie palestinesi più attive dai primi anni Duemila in avanti si chiama Brigata dei Martiri di al Aqsa: proprio come la moschea più importante presente nella Spianata.




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L’ASCENSIONE DI MAOMETTO

Oltre ad al Aqsa, per i musulmani l’edificio più importante è la cosiddetta Cupola della roccia, costruita nel luogo dove secondo l’Islam il profeta Maometto salì in cielo; ebrei e musulmani inoltre concordano sul fatto che la roccia sulla quale avvenne questa ascensione, conservata all’interno della Cupola della roccia, è la stessa su cui il patriarca biblico Abramo stava per sacrificare suo figlio Isacco su richiesta di Dio.

In un’intervista a BBCSheikh Azzam al Khatib al Tamimi, il capo dei custodi musulmani della Spianata delle moschee, ha spiegato che per l’Islam la moschea al Aqsa è il «posto più vicino al paradiso». I musulmani palestinesi, di conseguenza, si sentono come i custodi di un luogo sacro rispettato in tutto il mondo islamico (che resta sensibile a quello che succede alla Spianata, come testimoniano le manifestazioni di solidarietà ai palestinesi di questi giorni in Turchia, Libano e Yemen, ad esempio).

GLI EBREI E IL MURO DEL PIANTO

Nello stesso luogo in cui si trova la Spianata delle moschee, quasi duemila anni fa, sorgeva il Tempio di Salomone, il principale luogo sacro per gli ebrei, che fu distrutto dai Romani nell’assedio di Gerusalemme del 70 d.C. e mai più ricostruito.

Del Tempio rimane solamente un muro esterno che oggi è diventato il luogo di culto più importante per gli ebrei, e che è situato pochi metri più in basso della moschea al Aqsa: il cosiddetto Muro del pianto. Gli ebrei si riferiscono all’intero complesso religioso come Har HaBayit, letteralmente “il monte della casa [di Dio]”. È per questa ragione che in inglese è diventato Temple Mount, “il monte del tempio”.




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SUI PASSI DI GESU’

A complicare ulteriormente le cose, a poca distanza dalla Spianata è situata la Basilica del Santo Sepolcro, il luogo dove secondo i cristiani Gesù Cristo è stato seppellito e poi è risorto.

Per la religione cristiana il Monte del Tempio è un luogo santo perché vi si sono svolti diversi episodi della vita di Gesù. All’interno del Secondo Tempio Gesù, come da tradizione ebraica, è stato circonciso otto giorni dopo la sua nascita e dove ha ricevuto il suo nome. Gesù visiterà il tempio diverse volte, una volta a 12 anni, un’altra durante le Tentazioni (Matteo 4,5-6), quando il Diavolo lo trasporterà sul pinnacolo più alto del tempio. sfidandolo a gettarsi:

Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede»

IL VELO DEL TEMPIO CHE SI SQUARCIA

In seguito Gesù purificherà il Tempio, scacciando da esso i mercanti che ne avevano fatto un luogo di mercato. Un altro episodio in cui il Tempio di Gerusalemme viene nominato nei Vangeli è nel momento della morte di Gesù sulla Croce: quando Gesù esala l’ultimo respiro il velo del Tempio (che separava la zona cui avevano accesso i fedeli da quella in cui poteva entrare solo il sommo sacerdote) si squarcia. Anche dopo la morte di Cristo il Tempio sarà il luogo di alcune delle gesta descritte negli Atti degli Apostoli, tra cui anche la morte di Giacomo, il primo apostolo martire (nextquotidiano.it, 20 luglio).




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