La preghiera dei nonni rivolta a chi li ha amati e accuditi con dolcezza fino alla morteQualche giorno fa ho acceso il televisore per pregare il rosario attraverso la diretta da Lourdes di TV2000. Cerco sempre di dire il rosario con qualcuno, che sia lì accanto a me fisicamente o solo virtualmente attraverso Radio Maria o TV2000. Mi aiuta a non distrarmi.
Dopo la preghiera il sacerdote, prima di impartire la benedizione finale, ha letto il “Cantico dell’anziano” di S. Giovanni XXIII. L’ho trovato bellissimo! In questi giorni d’estate come non pensare agli anziani, ai nonni, con la pelle bianca poggiati sulle sedie, chiusi in casa per l’afa o negli ospizi mezzi addormentati dal caldo e dalla noia, con lo sguardo pieno di solitudine. I parenti in vacanza, i figli lontani e chissà quanta nostalgia e paura di morire soli. E poi al primo cenno di gentilezza, alla telefonata della nipotina dal mare, al vicino che suona alla porta per un saluto… gli anziani aprono il cuore, con gli occhi inumiditi e la voce tremante ripetono sbalorditi come bambini: grazie.
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Dona morte santa
CANTICO DELL’ANZIANO
Benedetti quelli che mi guardano con simpatia
Benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco
Benedetti quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità
Benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti
Benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza
Benedetti quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi tante volte ripetuti
Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno di affetto
Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo
Benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine
Benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza
Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita
Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.