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La fede ha aiutato la moglie di Michael Bublé a superare il cancro del figlio

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Esteban Pittaro - Aleteia Spagnolo - pubblicato il 18/07/17

La famiglia vive così la malattia del piccolo Noah

Qualche anno fa, la famiglia felice del cantante canadese Michael Bublé e dell’attrice argentina Luisana Lopilato ha subito un duro colpo con la notizia del cancro di cui soffriva il figlio Noah.

La coppia ha abbandonato gli impegni professionali e si è concentrata completamente sulla cura del figlio maggiore. Confermando la notizia nel novembre scorso, Bublé ha diffuso un toccante comunicato nel quale diceva di confidare nel fatto che “con il sostegno della nostra famiglia, degli amici, dei fans di tutto il mondo e della nostra fede in Dio potremo vincere questa battaglia”.

A poco a poco la famiglia ha condiviso i progressi di Noah, che ha superato con successo la chemioterapia. I risultati hanno iniziato ad essere incoraggianti, e questa settimana Luisana Lopilato ha rinnovato alla televisione argentina la sua riconoscenza per le catene di preghiera e l’incoraggiamento ricevuti da tutto il mondo, dicendo quanto è importante la fede in Dio per superare questo difficile momento familiare.




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“Tutto ci è arrivato”, ha detto in un’intervista rilasciata alla presentatrice Susana Giménez. “Tutto è stato necessario. Tutte le preghiere che sono arrivate sono state necessarie”.

“L’unica cosa che mi ha fatta andare avanti in ogni momento è stata la fede, la fede. Fin dal primo momento ho pensato che Noah sarebbe guarito. È stato importante essere positiva e confidare nel fatto che Dio avrebbe portato avanti quello che stava facendo, che avrebbe guidato le mani dei medici, che Noah avrebbe avuto le cure migliori… Non c’era settimana in cui non andassi in chiesa e mi mettessi a pregare dicendo: ‘Per favore, per favore…’, e fino ad oggi è quello che chiedo tutte le sere: ‘Dammi la forza per andare avanti’”, ha confessato.

Riferendo come la famiglia ha affrontato la malattia del bambino, Luisana ha detto che hanno cercato di divertirlo come nel film “La vita è bella”. “I giorni di Noah erano così. Ogni giorno vedeva Spider Man, Iron Man, Batman… L’amore”.

“A chi mi ferma per strada e mi pone delle domande dico di continuare a pregare. Pregate Dio. Bisogna continuare”, ha aggiunto.




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“Queste cose cambiano la tua prospettiva sulla vita. Mi è servito per rendermi conto del fatto che la cosa più importante è questa. La mia famiglia”.

Luisana ha sottolineato che la situazione che ha dovuto affrontare l’ha fatta impegnare ad aiutare altre famiglie a superare momenti simili. Al riguardo, ha riferito del suo impegno con l’ospedale pediatrico argentino Garrahan, che ha già visitato e che accompagnerà in un futuro galà di beneficenza.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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