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Come riposare davvero?

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Federico Roma / CC

padre Carlos Padilla - pubblicato il 18/07/17

Tanta angoscia... non è che vuoi controllare tutto, che tutto vada perfettamente, e ti carichi troppo?

Spesso mi lamento del mio carico davanti agli uomini, davanti a Dio. Sono stanco. Mi stanco di tutto ciò che devo fare. Forse ho riposto la mia sicurezza nel mondo. La mia pace nelle cose che passano e cambiano. E non tanto in Dio. Alla fine dell’anno si accusa la stanchezza e mi costa trovare tanta gioia in quello che faccio. Arrivo esusto e ho bisogno di riposare.

Diceva padre Josef Kentenich: “Da dove deriva il fatto che la mia anima sia tanto stanca, con le ali spezzate? Non sarà successo anche nella mia vita di aver visto troppo le fonti della gioia come fonti di gioia sensibile? È possibile che, come sacerdoti moderni, ci siamo spezzati sempre di più per questo motivo. Non mi sarò abituato troppo poco a concepire anche le gioie spirituali-naturali e spirituali-soprannaturali come quelle che mi riempiono e si adattano meglio alla mia condizione? Ridefinizione dei valori!”

Il riposo in Dio è sempre il più importante. Giorni fa leggevo: “La cosa più sensata è assumere l’atteggiamento di un bambino. Non devi far niente, solo riposare tra le braccia di Dio. È un esercizio di essere, più che di fare. Probabilmente riuscirai ad arrivare a ciò che desideri con più efficacia e gioia”.

Un atteggiamento filiale per abbandonare la mia vita nelle braccia di Dio. È il sogno che perseguo. Vedo tante persone sempre stanche e angosciate. Forse pretendono di controllare tutto, che tutto riesca in modo perfetto e si caricano troppo.

Spesso ho ascoltato questo grido nell’anima delle persone. Assomiglio a loro. Ho bisogno di riposare. E oggi sento Gesù che mi dice di andare da Lui. Di raccontargli quello che mi succede. Non voglio che mi lasci solo.

Vuole rendermi libero, vuole che riposi in Lui, che gli affidi le redini. Egli mi darà sollievo. Voglio essere come il bambino che riposa tra le braccia del padre.

So che quando si arriva all’estate ho bisogno di cambiare attività. A volte non si può riposare e mettere da parte tutto ciò che mi pesa. Lo verifico spesso.

Forse quello che mi pesa fa parte della mia vocazione, del mio cammino, della mia realtà familiare. Come posso cambiare quello che devo vivere e accettare, quello che devo sopportare? Non si può cambiare la realtà a mio piacimento.

Il riposo in cui smetto di soffrire per il peso che porto sulle spalle forse non è possibile, ma devo trovare dei modi per riposare che mi aiutino a riprendere le forze.

Dove posso caricare il cuore di energia per il prossimo anno? Dove posso recuperare?

A volte le vacanze non mi fanno riposare. Perché? Forse intendo male il tempo libero. Forse non so riposare e non so fare quello che dovrei, quello che mi rilassa e mi libera.

Voglio imparare a riposare nelle vacanze che ho, poche o molte che siano. Fare qualcosa di diverso. Cambiare abitudini. Fare cose diverse. Curare i legami. Scollegarmi da tutto ciò che mi stressa.

Forse le vacanze sono un’opportunità per fare cose diverse. Per approfittare per stare con le persone più care. Con chi mi vuole bene.

E dov’entra Dio nel mio riposo? Lascio la routine dell’inverno e mi costa inserire Dio nelle vacnaze. Sembra che io non abbia tempo per Lui. Non entra nel mio tempo libero. Non so riposare alla sua presenza.

Come rendere la preghiera un tempo di riposo in Dio? Come approfittare della lettura per riposare? Dovrei scegliere le forme che mi aiutano di più. Il tempo libero mi sfugge dalle mani, passa rapidamente. Mi costa capirlo, ma è così. E presto torna l’inverno.

Devo imparare a riempire i polmoni di aria fresca. Rinnovarmi nei miei ideali. Anelare ad essere più santo di quanto sia stato finora. Confidare di più nei progetti di Dio che non capisco.

Le vacanze sono un’opportunità per affondare di più nel cuore di Dio. Il suo giogo è dolce. Il suo carico è leggero. E io a volte vedo la preghiera come un obbligo, come un peso. Voglio riposare nel silenzio.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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