Gaudí vede realizzato il suo desiderio che la Sagrada Familia avesse un culto regolare
È iniziata la celebrazione della Santa Messa in modo regolare la domenica nella basilica della Sagrada Familia di Barcellona, opera del geniale architetto Antoni Gaudí. Finora l’Eucaristia si celebrava solo tre o quattro giorni all’anno, tra i quali la festività di San Giuseppe (19 marzo), a cui Gaudí era molto devoto. Si prevede che i lavori della Sagrada Familia, iniziati 135 anni fa, terminino nel 2026 in occasione del centenario della morte del suo ideatore e architetto.

Abbiamo posto qualche domanda al biografo più noto e documentato di Antoni Gaudí, il dottor Josep Maria Tarragona.
Che significato ha questa apertura della basilica al culto domenicale?
La celebrazione dell’Eucaristia ogni domenica alla Sagrada Familia è un’ottima notizia. Bisogna tener conto che in questo momento a Barcellona c’è un boom del turismo, e la Sagrada Familia è di gran lunga l’edificio più visitato della città. Si potrebbe avere l’impressione che con i lavori sembri una sorta di parco tematico più che una basilica della Chiesa cattolica, come l’ha dedicata Papa Benedetto XVI. Una volta terminati una delle sagrestie e altri elementi che rendono possibile il culto continuato, è una buona notizia che si inizi.
Dà il senso che Gaudí voleva dare alla sua opera?
Gaudí ha progettato e ha iniziato a costruire un tempio cattolico. La sua architettura è sempre pienamente funzionale, ovvero progettata come la migliore per svolgere la funzione dell’edificio. In questo senso, la Sagrada Família acquisisce il suo pieno significato non solo religioso, ma anche artistico e architettonico, con la celebrazione del culto.