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Come insegnare ai vostri figli l’autocontrollo

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Jim Schroeder - pubblicato il 10/07/17

È uno degli aspetti più importanti da coltivare in un bambino. Ecco gli strumenti di cui avete bisogno come genitori

La Apple insegna ai nostri figli che possono avere immagini, conoscenza ed esperienze on demand. La Nintendo insegna che i giochi sono missioni istantanee in un mondo esotico. Hershey’s e Coca-Cola insegnano che i dolciumi a basso costo sono sempre disponibili. Ma chi è incaricato di insegnare ai nostri figli il valore dell’attesa e del rimandare la gratificazione, ed è davvero così importante?

All’inizio degli anni Sessanta, Walter Mischel e i suoi colleghi hanno sviluppato uno studio in cui offrivano ai bambini di quattro anni due opzioni: potevano avere un marshmallow subito o, se riuscivano ad aspettare il loro ritorno, averne due. I bambini vennero lasciati soli tra i 15 e i 20 minuti con un marshmallow e le telecamere nascoste attivate.

Tra i 10 e i 15 anni dopo, quei bambini vennero valutati su varie questioni. I risultati sono stati sorprendenti. Più i bambini avevano aspettato per prendere i marshmallows, più era probabile che venissero ritenuti dai genitori più attenti, competenti, organizzati, motivati, ottimisti e intelligenti. Forse il risultato più sorprendente è stato il legame tra il numero di secondi impiegati da un bambino di 4 anni per afferrare il marshmallow e il suo punteggio al liceo.

Chi non ha afferrato subito il marshmallow ha ottenuto una media di 200 punti in più rispetto a chi lo ha fatto. Chi ha aspettato di più, anche se poi ha finito per cedere alla tentazione, in genere ha ottenuto un punteggio superiore a chi ha ceduto subito. Seguiti da adulti, quelli che hanno aspettato hanno avuto matrimoni più felici, una salute migliore, più soddisfazione professionale e migliori abitudini finanziarie.

Cosa significa tutto questo? E questa semplice misura di autocontrollo è stata semplicemente un sostituto di qualcos’altro, come l’intelligenza? Uno studio pubblicato nel 2010 intitolato “L’inclinazione all’autocontrollo da bambini predice ricchezza, salute e sicurezza pubblica” ha seguito mille bambini dalla nascita per 32 anni. I ricercatori volevano determinare quali fattori diversi potessero predire i risultati nell’età adulta. Sono emersi tre fattori: l’autocontrollo, il quoziente intellettivo (QI) e lo status socio-economico.

L’autocontrollo è stato definito come le capacità collegate ad autodisciplina, consapevolezza e perseveranza. L’autocontrollo di un bambino a tre anni, indipendentemente dal QI e dalla ricchezza posseduta, a 32 era associato in modo significativo a queste aree: salute fisica, abuso di sostanze, dipendenze, status sociale, ricchezza, monogenitorialità o meno, pianificazione e sicurezza finanziaria, probabilità di commettere un crimine.

I fratelli con un QI simile potevano mostrare risultati molto diversi. La ragione apparente: il loro grado di autocontrollo, o la gratificazione rimandata. Gli autori hanno testato l’argomentazione per cui l’autocontrollo era ereditario come il QI e altri fattori, e hanno cercato di vedere se il miglioramento nell’autocontrollo durante l’infanzia poteva fare qualche differenza. I risultati non hanno sorpreso. Più un bambino mostrava un miglioramento, meno rischi aveva di cattivi risultati da adulto.

Come genitori, siamo i primi formatori in queste capacità fondamentali, ma non è mai stato più difficile di oggi, e allo stesso tempo mai così importante. Alcuni anni fa, il gruppo Mind in the Making iniziò a promuovere abilità fondamentali per i bambini. Uso queste 7 capacità come modelli per fornire qualche idea per insegnare pazienza e autocontrollo:

Concentrazione e autocontrollo: Usare attività semplici (ad esempio leggere un libro, giocare alle costruzioni, fare un puzzle) per insegnare ai bambini come giocare con oggetti che non danno un feedback ma richiedono curiosità e attenzione. Iniziate dal tempo in cui riescono a mantenere la concentrazione attualmente e lavorate gradualmente per aumentare la quantità di tempo che trascorrono impegnati in queste attività attraverso l’interazione.

Assunzione di prospettiva: Assicuratevi di educare quotidianamente e di porre domande su come potrebbe sentirsi un’altra persona che incontrano. Quando i bambini vogliono qualcosa ora o desiderano una cosa che ha un’altra persona, assicuratevi di insegnare loro (al loro livello) l’importanza di aspettare e di capire che anche gli altri hanno le loro necessità.

Comunicare: Insegnate loro che non possono essere ascoltati immediatamente in ogni momento e in ogni situazione. A volte possono dover aspettare, soprattutto se gli adulti stanno parlando. Anche costringerli ad essere pazienti per qualche secondo prima di ottenere una risposta può insegnare loro a capire che ci sono confini appropriati. Educateli ad essere gentili nel salutare e nel rispondere. Può significare che debbano rimandare una loro necessità per salutare. Bisogna anche insegnare ad aspettare il proprio turno quando gli altri stanno parlando.

Fare dei collegamenti: È fondamentale per imparare – comprendere somiglianze e differenze e ordinare queste cose in categorie. Ciò non si verifica a meno che i bambini non imparino a gestire frustrazione ed errori. Insegnate loro a perseverare nei problemi difficili, a gestire bene la delusione e a non evitare subito le cose solo perché sono difficili o noiose. Ricompensateli per aver lavorato sodo indipendentemente dai risultati. Aiutateli a capire quanto sia bello perseverare in una sfida.

Pensiero critico: La chiave è insegnare ai vostri figli ad essere pazienti con i compiti assegnati. Non ci dev’essere frustrazione quando si prova e si sbaglia. Bisogna insegnare ai bambini a fermarsi e a fare un respiro profondo per un paio di secondi prima di riprovare. I genitori possono insegnare la pazienza nel pensiero critico. Porre una serie di domande può aiutare i bambini a rispondere anziché a gettare subito la spugna.

Assumere le sfide: I genitori possono rafforzare questo atteggiamento riconoscendo che qualcosa può essere difficile. Insegnate ai bambini a prendersi qualche secondo per pensare al passo successivo. Quando qualcosa non riesce al primo tentativo, si può comunque mostrare emozione per un buon tentativo. I bambini non dovrebbero essere rimossi subito da sfide ragionevoli solo perché sono difficili.

Apprendimento impegnato: Offrite giochi e opportunità semplici che incoraggino i bambini ad essere creativi. Si può provare con la pasta modellabile, il Lego e altri giochi di costruzione. Allestite zone esterne con veschette con la sabbia e spazi in giardino per stimolare la curiosità dei bambini. Ricompensate i loro tentativi di imparare cose nuove. Imparate a lasciarli regolarmente soli con altri bambini perché compiano le proprie esplorazioni.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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