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È bello diventare grandi! Quando e in che modo abbandonare il passeggino

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Flickr.com/ Valentina Powers

Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 27/06/17

Esplorare il mondo circostante è una fase della crescita di ogni bambino, ma è importante procedere con attenzione

Quando il bambino impara a camminare autonomamente la sua prospettiva sul mondo cambia in modo radicale. Diventa in grado di esplorare l’ambiente circostante, di raggiungere e afferrare gli oggetti che desidera anche se lontani, può muoversi e spostarsi come desidera, senza avere più la necessità di cercare un sostegno. Quando è spaventato o stanco, sperimenta di nuovo e all’improvviso il bisogno di riguadagnare la vicinanza con il genitore e torna sui suoi passi. Se può contare su un genitore disponibile, il bambino si sentirà abbastanza sicuro nel proseguire l’esplorazione dell’ambiente, costruendo giorno per giorno la propria autonomia. In questa fase dello sviluppo, le acquisizioni motorie ed emotive sono intimamente collegate attraverso un legame forte e profondamente radicato. Come per tutte le importanti forme di autonomia conquistate nella prima infanzia, anche per l’eliminazione del passeggino è importante procedere con cautela e attenzione, assecondando le predisposizioni del bambino, senza anticipare i suoi tempi.




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Ospedale Bambino Gesù


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Per molte mamme l’abbandono del passeggino rappresenta una grande difficoltà, divise come sono fra la comodità di riuscire ad avere sempre sotto controllo il proprio bambino e la naturale ricerca da parte del piccolo di una personale indipendenza. Camminando da solo il bambino è in grado di acquisire le nozioni di orientamento, di imparare le distanze e le direzioni e di aumentare progressivamente la propria resistenza fisica. Già a partire dai due anni è possibile cominciare a limitare l’uso del passeggino, abituando il bambino a percorsi a piedi, dapprima non troppo lunghi, aumentando con dolce ma rapida progressione le distanze. Permettendo al bambino di fare a meno del passeggino gradualmente, il suo venire meno non rappresenterà un’imposizione decisa dal genitore, ma rafforzerà l’immagine di sé come bambino efficace, in grado di conquistare e gestire la propria autonomia. È auspicabile che al raggiungimento dei quattro anni d’età il bambino – e soprattutto i genitori – siano in grado di fare a meno del tutto del passeggino. Il sistematico sostegno da parte degli adulti dovrebbe sempre guidare il bambino, incentivandolo a camminare per distanze sempre maggiori. Dopo tutto, è proprio da piccoli che si impara uno stile di vita attivo, di movimento.




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