Come disse Dietrich Bonhoeffer, "il silenzio di fronte al male è esso stesso un male. Non agire è agire"
di Winifred Corrigan
Parlare del peccato non è esattamente il modo più sicuro per vincere un concorso di popolarità. La cosa buona è che la strada per la santità non è un concorso di popolarità! Infatti Lui ha promesso che non lo sarebbe stato, sia a parole (specialmente nelle Beatitudini) che nei fatti (alla Sua Crocifissione).
Ma rifiutarsi di parlare del peccato non è una sorta di dissonanza cognitiva? Voglio dire, basta guardarsi intorno per vedere che nel mondo non tutto va nel verso giusto… e, a livello personale, sappiamo quando abbiamo fatto qualcosa di male. La nostra coscienza ci pungola. La Chiesa cattolica non è ossessionata dal peccato, né lo sono io, ma a volte è utile esaminare l’argomento un po’ più attentamente, soprattutto laddove ci sono sfumature e in aree a cui non avevamo pensato.
Oggi mi piacerebbe discutere il concetto di “partecipare al peccato altrui”. Un’idea vecchio stile, forse, ma degna della nostra considerazione se vogliamo essere sulla via della santità e se vogliamo avvicinare a Dio anche chi abbiamo intorno.
Ovviamente non sono immune da ciò che è intorno a me. E viceversa. Anzi, viviamo necessariamente in un contesto in cui noi – in misura maggiore o minore – influiamo le persone intorno a noi e ne siamo influenzati. Semplificando un po’ la cosa, possiamo dire che o aiutiamo il prossimo, o lo danneggiamo. Vivere con una dose minima di virtù non ci porterà in Paradiso, e certamente non è di ispirazione. È anzi un atteggiamento che non ha alcun senso per i cattolici. Non basta farci i fatti nostri e darci una pacca sulla spalla, perché in fondo “siamo delle brave persone”, se vogliamo veramente diffondere il Vangelo nei cuori dei nostri amici e nel mondo attorno a noi.
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Quindi, senza ulteriori indugi, ecco la seguente lista: è stata presa dal Nuovo Messale Romano di Padre Lasance, con imprimatur del 1937 e del 1945. Dove necessario, abbiamo aggiunto alcuni versetti della Scrittura e altre fonti per aiutarti a meditare più profondamente su questi punti.
9 modi per partecipare al peccato altrui
1. Con il consiglio
In altre parole, non dovremmo mai spingere qualcuno a fare qualcosa di sbagliato o di peccaminoso.
I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode (Proverbi 12:5)
L’uomo violento seduce il prossimo e lo spinge per una via non buona (Proverbi 16:29)
Proprio loro, per suggerimento di Balaam, hanno insegnato agli Israeliti l’infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui venne il flagello nella comunità del Signore (Numeri 31:16).
2. Con l’imposizione
O, in altre parole, non obbligare nessuno a commettere nulla di peccaminoso.
Voi invece vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro insegnamento; avete rotto l’alleanza di Levi, dice il Signore degli eserciti (Malachia 2:8).Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! (Matteo 18:6-7).